Venezia, Zanetti vuole la svolta casalinga: "Dobbiamo tornare a far punti al Penzo"

Il tecnico del Venezia Paolo Zanetti alla vigilia della sfida contro la Reggina ha parlato così della preparazione alla gara: “Aver avuto dieci giorni di stop è stato importante anche in vista di un mese molto compresso che ci attende da qui a fine campionato. Abbiamo recuperato qualche giocatore e ci presentiamo alla partita contro la Reggina con le pile ricaricate soprattutto in quegli elementi che avevano bisogno di rifiatare. Affronteremo un avversario diverso rispetto all’andata, sia nei singoli che nel valore di squadra; con il cambio di allenatore sono cresciuti tantissimo e nel girone di ritorno hanno fatto molto bene, ottenendo anche risultati importanti. Mi aspetto quindi una partita difficile e combattuta. Dobbiamo tornare a fare punti al Penzo perché ci tengo particolarmente a far bene tra le mura amiche, che è la casa dei nostri tifosi.

- continua Zanetti come riporta il sito del club – È fondamentale far sentire tutti i giocatori importanti e la scelta tattica di Monza è stata strategica, poiché mi servivano determinate caratteristiche che sicuramente potrei riutilizzare in altre occasioni visto che è un modo di interpretare la partita che mi piace molto. Da quando sono arrivato a Venezia ho sempre parlato di duttilità tattica, perché è un concetto a cui tengo molto. Noi abbiamo una identità molto precisa per quel che riguarda la fase di non possesso, il nostro essere corti e compatti nei reparti ci definisce in maniera molto chiara mentre per quello che riguarda la fase offensiva ragioniamo sempre per principi di gioco e ci alleniamo per trovare le soluzioni migliori in base a come si presenterà l’avversario. Si tratta quindi di una ricerca dello spazio, è un ragionamento che va oltre a quello del sistema di gioco ed il segreto è la collaborazione tra i ragazzi in campo, che tra i giocatori è elevatissima. Questo ragionamento mi consente di fare scelte strategiche senza che esse possano influire sui giocatori, perché i principi di gioco rimangono i medesimi.”