Contestazione in casa Viterbese. Il presidente Romano caccia una giornalista dallo stadio

“A.A.A. cercasi società”. La Curva Nord della Viterbese contesta duramente la società laziale prima, durante e dopo, la sfida contro la Juve Stabia che si è conclusa con la vittoria dei campani. Lo striscione di contestazione è stato infatti esposto prima del fischio d’inizio con la contestazione che è andata avanti per tutta la gara, coinvolgendo anche parte della tribuna, e poi nel dopo gara con un confronto acceso fra tifosi, squadra e dirigenza. Al centro delle contestazioni il presidente Romano e Zavaglia, ufficialmente fuori dal progetto sportivo, ma presente comunque allo stadio.

Nervi tesi dunque in casa gialloblù con il numero uno Marco Arturo Romano che si è reso protagonista anche dell’allontanamento della giornalista Eleonora Celestini che stava seguendo il confronto fra le parti a fine gara. “Vai via, tu che stai sempre a scrivere, scrivere”, la frase urlata da Romano nei confronti della collega – come riporta il Corriere di Viterbo - dopo aver ordinato a un addetto alla security di accompagnarla fuori dai cancelli dello stadio. Un episodio che ha provocato la reazione del quotidiano laziale che nell’edizione odierna cita l’articolo 21 della Costituzione per difendere il lavoro della giornalista esprimendole vicinanza e solidarietà e attaccando duramente il presidente delle Viterbese: “La collega Celestini è stata cacciata dallo stadio dal presidente Romano perché voleva fare il suo lavoro di cronista. E questo è inaccettabile, ed è inaccettabile soprattutto che Romano pretenda di autorizzare o censurare l’informazione, è inaccettabile che faccia allontanare una giornalista che sta esercitando il diritto di cronaca fuori dallo stadio, luogo che è sì in concessione alla Viterbese fino al prossimo agosto, ma che resta un bene di proprietà pubblica da cui nessuno deve venire cacciato. - si legge nell’articolo – Alla collega Eleonora, sempre in prima linea nel suo lavoro e per questo vittima di comportamenti in violazione di ogni norma di legge, di educazione e di buon gusto, giunga la solidarietà della nostra redazione”.