Padova, Mandorlini: "Non possiamo fare a calci e pugni contro l'Avellino"

Il tecnico del Padova Andrea Mandorlini ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro l'Avellino: “La squadra sta bene, ce la siamo vista brutta ma adesso c’è questa semifinale molto importante. Abbiamo rischiato e l’abbiamo detto, quello che è stato è stato, quello che è successo non conta più. Le partite hanno tutte una loro storia, al ritorno abbiamo rischiato quando non se l’aspettava nessuno. Aumentano le difficoltà e aumenta il valore dell’avversario. Abbiamo giocato mercoledì e la cosa più importante è quella di recuperare. Siamo pronti a tutto, speriamo di imparare dagli errori commessi. Mercoledì abbiamo fatto molti errori individuali, a livello nervoso abbiamo pagato molto nei secondi 45 minuti. Era dalla partita col Fano che non prendevamo gol in casa. L’anno del record andammo a giocare a Monaco e prendemmo tre gol, può succedere.
Era l’anno in cui avevamo dieci nazionali e tanti campioni del mondo. E’ successo anche a noi, ma grazie a Dio è andata bene. Braglia è uno dei migliori amici del mio collaboratore Nicolini, è un allenatore esperto e bravo nel saper indirizzare le partite, avercelo contro è sicuramente una difficoltà in più. Siamo alla soglia della finale, quello che posso dire è che affrontiamo una squadra esperta. Dal punto di vista caratteriale e agonistico il girone C è superiore agli altri due gironi. Serve un altro tipo di partita, tenendo alta l’intensità, non possiamo fare a calci e a pugni con loro. Loro hanno un modo di fare e noi abbiamo il nostro. Sarà una partita di forte aggressività, fisica e nel gioco. Dobbiamo fare bene le cose che conosciamo, mantenere la concentrazione alta in una gara a doppio confronto", ha concluso come riportato da Trivenetogoal.it.
