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esclusiva

Roma City... non è fatto in un giorno. Capitan Di Emma racconta il club capitolino

ESCLUSIVA TMW - Roma City... non è fatto in un giorno. Capitan Di Emma racconta il club capitolino
© foto di Antonio Di Emma
martedì 25 ottobre 2022, 14:04Serie D
di Claudia Marrone

Correva il mese di luglio e nella Roma calcistica, dominata dalle big Roma e Lazio, nasceva un'altra squadra della capitale, il Roma City. Dalle ceneri del Fiuggi, l'imprenditore culinario italoamericano Tonino Doino ha coronato il sogno di entrare nel calcio italiano, con un progetto di spessore per il club di Riano (tra la Flaminia e la Tiberina) ora nel Girone F di Serie D.
Tra gli elementi di spicco della rosa, troviamo l'esperto difensore Antonio Di Emma, che in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha raccontato questo ambizioso mondo.

Un profilo esperto il tuo per la Serie D, perché accettare la proposta di questa neonata società?
"Molto semplice, per il progetto e per le persone che ho incontrato, con le quali c'è stato subito feeling: la stretta di mano, al Roma City, conta ancora. E queste non sono cose da sottovalutare nel calcio moderno".

La classifica non è però al momento dalla vostra...
"Se la classifica evolverà come sta evolvendo il progetto, ci troveremo ad altissimi livelli. Come dicevamo prima, la società era nuova, la squadra pure, ci sono stati anche dei problemi logistici ai quali il club stesso ha sopperito in modo eccezionale mettendoci nelle migliori condizioni possibili per lavorare bene, mancano ora i risultati ma arriveranno: come squadra, sia personalmente che di collettivo, ci stiamo adeguando alla crescita del progetto. Ma faticare all'inizio, quanto è tutto nuovo, è da mettere in conto. Niente di anomalo".

Hai ripetuto spesso la parola "progetto". In costa consiste?
"Da fuori, le idee del presidente Tonino Doino possono sembrare utopiche, ma in verità sta allestendo una cosa pazzesca, che difficilmente si vede in Italia, e che parte da un bellissimo centro sportivo a Riano: le strutture, nel calcio, sono base fondamentale per una società, ma questo aspetto è spesso sottovalutato. Soprattutto in Italia. Ovviamente la Serie D è per la società un punto di partenza, ma c'è consapevolezza che serve tempo per crescere. Del resto Roma non è stata costruita in un giorno, e la categoria nostra, passatemi il termine, è bastarda: vincere non è mai facile. Ma ripeto, qua c'è vera organizzazione".

L'arrivo dell'ex Lazio e Fiorentina Diakité che impatto avuto, proprio ai fini del progetto accennato, nello spogliatoio?
"Sicuramente un grande impatto, perché non è solo un rinforzo di nome. È un calciatore che sta bene, non il classico ex che non vuole smettere, ed è stato accolto dal gruppo con grande umiltà, la stessa che ha messo lui nel calarsi in immediato in questa dimensione. Uomo di esperienza che ci darà una mano".

A livello anagrafico, siete tra i senatori. Tu con la fascia di capitano: quante responsabilità in più senti?
"Le sento e me le prendo tutte, le responsabilità. Sono molto felice che mister Francesco Statuto, con quale c'è un bel rapporto fatto da stima reciproca e chiarezza, mi abbia scelto per questo ruolo: e spero che questa decisione sia arrivata anche per l'uomo che sono, non solo per l'età e l'esperienza maturata in campo".

A proposito di campo. Dopo la prima vittoria, due turni non positivi, poi un pareggio: cosa serve per rialzarvi?
"La continuità, manca solo questo ultimo passo, quella spinta finale ci risistema tutte le cose. Come dicevo prima, la D è un campionato difficile, ma domenica abbiamo centrato un ottimo punto fuori casa contro Vastogirardi ben attrezzato, un punto che ci dà morale e ci facilita la settimana di lavoro. Ora dobbiamo pensare a perdere meno punti possibile in casa e iniziarne a fare fuori".

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