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20 febbraio 1979, muore Nereo Rocco. Il Paron si spegne all'ospedale di Trieste

20 febbraio 1979, muore Nereo Rocco. Il Paron si spegne all'ospedale di TriesteTUTTO mercato WEB
martedì 20 febbraio 2024, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Poco prima di mezzogiorno del 20 febbraio del 1979, in una stanza dell'Ospedale Maggiore di Trieste, si spegne Nereo Rocco. Uno dei più grandi allenatori della storia del calcio italiano, perché il triestino - come successo con Boskov qualche anno dopo - rientra nel collettivo nazional popolare sia per le sue squadre, iconiche, sia per le sue battute, altrettanto leggendarie. "Che vinca il migliore, speremo de no”, forse il suo aforisma più conosciuto, riconoscendo la grandezza dell'avversario rispetto alla sua squadra.

Soprannominato El Paron, di origine austriache, era stato anche un discreto calciatore, giocando in Nazionale negli anni trenta. Poi dai quaranta alla metà degli anni settanta era diventato, appunto, un allenatore amato dai propri giocatori, ma anche dai giornalisti e dai tifosi. Rischiò di vincere uno Scudetto con la sua Triestina, arrivando secondo nel 1947-48. Forse rischiare è un'esagerazione, visto che il primo posto era di proprietà del Grande Torino, praticamente invincibile in quegli anni. Poi andò al Padova, facendo bene, infine al Milan, con il grande salto.

Gestisce Rivera e compagni, vince praticamente tutto, iniziando dalla Coppa dei Campioni, la prima che arriva in Italia grazie alla vittoria sul Benfica di Eusebio, nel 1963. Poi battendo l'Ajax nel 1969, due Coppe delle Coppe nel 1968 e nel 1973, vincendo pure la Coppa Intercontinentale contro l'Estudiantes nel 1969. Saluta il mondo a 66 anni, assistito dal dottor Monti, dopo essere stato ricoverato per alcune settimane. Il decesso avviene per un'emorragia intern.

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