Caso Bosman, 30 anni dopo. L'avvocato Dupont: "La sentenza Diarra ancora più rivoluzionaria"
“Sono davvero stufo di parlare di questa sentenza”. Jean-Louis Dupont, l’avvocato che ha seguito Jean-Marc Bosman, torna così, a 30 anni di distanza, su quella storica pronuncia, ai microfoni di Sky Sport: “Secondo me le conseguenze sono state sovrastimate, se ha davvero cambiato il calcio non l’ha fatta da sola”.
Dupont, oggi alla guida dello studio Dupont-Hissel, ha seguito tutti i principali casi giudiziari internazionali legati al calcio, dalla Superlega a Lassana Diarra: “Penso che la sentenza su Diarra sia molto più rivoluzionaria: quella su Bosman era legata solo alla libertà di circolazione, in questo caso c’è anche la libertà di competizione. L’effetto sul futuro è che si dovrà regolare nuovamente, ma bisognerà farlo tramite accordi collettivi”.
La sentenza su Diarra riguarda la possibilità di risolvere il proprio contratto in qualsiasi momento, senza corrispondere al club un compenso - e quindi un prezzo di trasferimento - sproporzionato: “È il tema della sentenza, si tratta di sostenere che vada applicata la legge come per qualsiasi altro lavoratore. Qualsiasi lavoratore può risolvere il proprio contratto senza giusta causa, per qualsiasi motivo”.











