Croazia, il ct Dalic ammette: "Perisic ha avuto una crisi, ma so chi mi ha portato dove sono"

Una roboante prestazione della Croazia ai danni del Montenegro, affondato per 4-0 ieri sera, con gli scaccati saliti a quota 12 punti del gruppo L valido le qualificazioni ai Mondiali 2026. Quattro vittorie su quattro e niente di meglio per Zlatko Dalic, commissario tecnico in capo, che ha applaudito i suoi ragazzi per il poker rifilato agli avversari: "Faccio i complimenti ai giocatori per i sei punti in questo ciclo, abbiamo fatto un passo più vicino all’obiettivo. La partita è stata sotto controllo per tutto il tempo, e il lavoro è diventato più facile con un uomo in più, abbiamo dominato".
E ha aggiunto: "Faccio i complimenti anche al Montenegro per una partita corretta, hanno giocato come potevano, si sono difesi, non sono stati né duri né aggressivi. Siamo stati come dovevamo essere, responsabili, pieni di fiducia, con molta combinazione". Sulle 100 presenze in panchina: "Ho detto qualche giorno fa in riunione che voglio assicurare il Mondiale in Repubblica Ceca. Sarebbe per me il più grande e più bel regalo. Non mi aspettavo di arrivare a 100 presenze".
Infine un piccolo istante di supporto a Ivan Perisic, memore dell'infortunio al crociato che lo ha debilitato a lungo finché è tornato in campo con il PSV Eindhoven e ieri sera in gol per il 4-0 al 92': "Questa nazionale è una grande famiglia e dobbiamo proteggerci a vicenda. A volte qualcuno sbaglia o fa qualcosa di sbagliato, ma dobbiamo essere intelligenti e tenere tutto insieme, cosa non facile. È più facile rovinare tutto. Perisic ha avuto una crisi, ma la nazionale è stata con lui e ora lui sta ricambiando. Ho già detto che è mio dovere proteggere i giocatori che sono stati con me in Russia (al Mondiale 2018, ndr) e finché hanno qualità e voglia, saranno in nazionale. Qualcuno mi rimprovera per questo, ma so chi mi ha portato dove sono. Siamo stati con lui quando serviva ed è andata benissimo".
