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Da Evreux al grande sogno: Dembele-Upamecano, l’amicizia che illumina il PSG-Bayern

Da Evreux al grande sogno: Dembele-Upamecano, l’amicizia che illumina il PSG-BayernTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 11:11Calcio estero
Michele Pavese

Domani sera il big match di Champions League tra PSG e Bayern Monaco avrà un sapore speciale per due protagonisti: Ousmane Dembélé e Dayot Upamecano, amici d’infanzia e cresciuti nello stesso quartiere di Évreux, in Normandia. Dal cemento del rione La Madeleine ai riflettori europei, la loro storia è una di quelle che il calcio ama raccontare.

Tutto è iniziato tra partite improvvisate dietro una boulangerie e sfide accese nel cortile della scuola Joliot-Curie. "Giocavamo su un campo di cemento, lui era capitano dei CM2, io dei CM1. Lo sfidavo sempre, ma vinceva lui", ricordava sorridendo Upamecano. A fare da collante tra i due, l’amico comune Moustapha Diatta, che ricorda "una connessione naturale, nata dalla passione condivisa per il calcio". Da adolescenti, i percorsi si dividono: Dembélé, il talento innato, vola a Rennes a 13 anni; Upamecano, più riservato e lavoratore instancabile, cresce passo dopo passo fino a esplodere a Valenciennes e poi a Lipsia. "Ousmane era il genio, Dayot la determinazione", sintetizza l’educatore Vincent Mendy.

Oggi, dopo una Coppa del Mondo condivisa e il Pallone d’Oro conquistato da Dembélé, i due amici si ritrovano da avversari al massimo livello. "Ousmane è per me come una famiglia", ha confessato Upamecano. Domani, al fischio d’inizio, non saranno solo due rivali in campo: saranno i simboli viventi di un sogno nato molti anni fa.

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