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I 510 giorni di Conte al Tottenham: dal "Non sono un mago" allo sfogo finale. I momenti salienti

I 510 giorni di Conte al Tottenham: dal "Non sono un mago" allo sfogo finale. I momenti salientiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 27 marzo 2023, 11:27Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

16 mesi sulle montagne russe, quelli di Antonio Conte al Tottenham. 510 giorni dal 2 novembre 2021, data del suo insediamento al 26 marzo 2023, con il comunicato ufficiale che sancisce la risoluzione consensuale. Vediamo nel dettaglio i momenti salienti:

2 novembre 2021, viene nominato nuovo allenatore degli Spurs al posto di Nuno Espirito Santo. Tre giorni dopo la conferenza stampa di presentazione: "Questa è una squadra che deve migliorare sotto tanti aspetti, sia tattici che fisici. C'è tanto da fare, servirà tempo e al momento non ne abbiamo moltissimo". Ha firmato un contratto di 18 mesi e in merito afferma: "Il mio contratto con è un problema, 18 mesi sono quelli che abbiamo deciso insieme al club. Poi capiremo se potrò restare più a lungo".

25 novembre 2021, il Tottenham subisce un'umiliante sconfitta contro il Mura in Conference League. È il primo ko di Conte, che dichiara che fra gli Spurs e le altre squadre top d'Europa: "C'è un divario importante" e che il livello della squadra "Non è così alto". Dal canto suo Conte afferma di non essere un mago: "L'unica magia che posso fare è lavorare, portare i miei metodi e le mie idee di calcio".

23 febbraio 2022, il Tottenham perde sul campo del Burnley. È il quarto ko nelle ultime cinque partite per gli Spurs. Conte è furibondo e per la prima volta mette in dubbio il suo futuro con i londinesi: "Non p normale per me. Devo parlare con il club, forse non sono abbastanza bravo". E lancia una frecciata, la prima, ai giocatori: "Qui i giocatori sono sempre gli stessi, gli allenatori cambiano ma i risultati no. Potrei chiudere gli occhi ma per me non è una situazione accettabile".

4 agosto 2022, prima conferenza stampa stagionale di Antonio Conte. Che evidenzia ancora il divario con le altre big: "e mi chiedete del City o del Liverpool, la mia risposta è che stiamo parlando di due dei migliori club del mondo che lavorano con lo stesso allenatore da sette anni. Sono in una posizione in cui è molto difficile per gli altri chiudere il gap, ma dobbiamo farlo. Tu hai da spendere 100 milioni di sterline per sei giocatori, loro spendono 100 milioni di sterline per uno o due giocatori. Questa è la differenza".

19 gennaio 2023, Antonio Conte ammette di vivere un momento di riflessione, dopo la morte di amici come Gian Piero Ventrone, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli: "Molte volte pensiamo e diamo molta importanza al nostro lavoro e dimentichiamo la famiglia. Dimentichiamo che dobbiamo avere più tempo per noi. Questa stagione mi sta facendo fare una riflessione importante sul mio futuro. Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non va bene. Ma quando hai un figlio o una figlia e dei bambini a scuola allora devi portare i tuoi figli a cambiare totalmente il loro ambiente. Beh, non voglio influenzare la vita della mia famiglia".

1° febbraio 2023, Antonio Conte viene operato alla cistifellea. Salta la partita col Manchester City ma sceglie di rientrare già per la partita contro il Leicester dell'11 febbraio e successivamente per quella contro il Milan del 14. Conte è visibilmente provato, gli Spurs perdono in entrambi i casi.

8 marzo, dopo un periodo di convalescenza in Italia, Conte rientra per la partita contro il Wolverhampton del 4 marzo per poi essere in panchina per la sfida contro il Milan. Finisce 0-0 e gli Spurs vanno a casa. Conte dichiara sul suo futuro: "C'è un contratto in essere, ma magari la società mi esonera prima".

18 marzo 2023, il Tottenham pareggia sul campo del Southampton ultimo in classifica. Conte a fine gara è un fiume in piena: "E i giocatori? Dove sono i giocatori? Non vogliono giocare sotto pressione. Non vogliono giocare sotto stress. La storia del Tottenham è questa, in 20 anni non si è mai vinto qualcosa. Perché? La colpa è della società o di tutti gli allenatori che vengono? Fino ad ora ho provato a nascondere la situazione. Adesso mancano 10 partite. La gente pensa che si possa ancora lottare? Lottare per cosa con questo atteggiamento, questo spirito e con questo tipo di impegno? Per il settimo? L'ottavo posto? Sono davvero sconvolto". Parole che sanciscono la frattura insanabile con l'ambiente. Fino alla scelta 8 giorni più tardi della separazione consensuale.

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