Il gol più a nord e quello più a est: la Champions ridisegna i confini, arrivano nuovi record

La Champions League 2025/26 sta regalando storie inedite e suggestive. Una delle più sorprendenti porta la firma del Bodø/Glimt, club norvegese che per la prima volta nella sua storia ha centrato la qualificazione alla massima competizione europea. Dopo le prime due giornate la squadra è ancora imbattuta e l’uomo simbolo è una vecchia conoscenza della Serie A: Jens Petter Hauge, autore di una doppietta spettacolare contro il Tottenham. Le sue reti non valgono soltanto un prezioso pareggio, ma hanno scritto una pagina importante nella storia del torneo: il suo è infatti il gol più settentrionale mai realizzato in Champions League.
Ma non è l’unico record "geografico" realizzato nella seconda giornata: Kylian Mbappé, protagonista assoluto con la maglia del Real Madrid, ha superato un’altra barriera simbolica segnando 3 reti in Kazakistan nella goleada sul campo del Kairat Almaty. Reti che diventano automaticamente le più orientali nella storia della massima competizione continentale, battendo il primato che apparteneva a Bilal Kisa, autore nel 2015 di un gol ad Astana con il Galatasaray.
Due episodi che dimostrano come la Champions non sia solo il torneo dei giganti d’Europa, ma anche un palcoscenico in grado di esaltare storie, luoghi e primati unici. Dal circolo polare artico alle porte della Cina: la geografia del calcio continua a riscriversi sotto le luci della coppa più ambita.
