Il ritorno di Isco: "Più emozionato che la prima volta. Voglio un titolo con la Spagna"

“Questa convocazione mi ha emozionato più della prima”. Il centrocampista Isco intervistato da Marca parla così del suo ritorno in nazionale (dove vanta 12 gol in 38 presenze) dopo sei anni d’assenza togliendosi anche un sassolino dalla scarpa: “Le persone hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni liberamente, non sono mai stato influenzato da ciò che leggevo e veniva detto su di me, ho cercato di non mollare e impegnarmi. Ho creduto in me stesso e ho pensato che facendo bene con il mio club avrei avuto una possibilità di tornare, ed eccomi qui. - prosegue Isco – In questo periodo sono stato tranquillo, capisco che solo 25-26 giocatori possono essere convocati e il ct deve decidere. Non è facile perché ci sono tantissimi elementi forti, ma non ho mai perso la voglia e la speranza di tornare”.
Nonostante una bacheca ricca di trofei, dove spiccano le 5 Champions League con il Real Madrid, al classe ‘92 manca ancora un titolo con la maglia della Nazionale e spera di poterlo conquistare nelle prossime due gare di Nations League: “Non aver vinto con la Spagna è una spina nel fianco, ma è sempre successo qualcosa e ho potuto giocare solo una Coppa del Mondo. Spero di poter portare a casa questo titolo. Proseguire fino al Mondiale? Questa è la cosa più difficile, devo continuare a fare bene con il Betis e poi si vedrà. È ancora lontano, ma sogno sempre in grande e spero che ci siano ancora tante belle cose da realizzare. - prosegue Isco parlando di come sia cambiata questa squadra in questi anni – Ci sono stati molti cambiamenti dall’ultima volta che sono stato qui. Solo Oyarzabal, Morata e Fabian c’erano già sei anni fa, mentre gli altri sono tutti giovanissimi, a partire da Lamine (Yamal) che ha appena 17 anni”.
Isco si sofferma proprio su Yamal scherzando sul fatto che sia più vicino come età al figlio che a lui: “Mio figlio maggiore compirà a breve 11 anni e Lamine ne ha 17, è la prima volta che mi trovo in questa situazione, essendo il più grande in uno spogliatoio, ma la sto gestendo bene. - conclude il fantasista -Yamal è molto giovane e ha dimostrato tanto in poco tempo, ha una grande personalità anche nelle partite importanti ed è logico che tutti i ragazzi vogliano rispecchiarsi in lui. Pallone d’Oro? Dipende dai criteri che si prendono in considerazione, ma in termini calcistici se non è stato il migliore è uno dei migliori di quest’anno”.
