Il Sunderland è rinato: la sorpresa della Premier, un progetto che parte da lontano
Quando, nel 2018, il Sunderland precipitò in League One, appena un anno dopo la retrocessione dalla Premier League, pochi avrebbero immaginato che otto anni più tardi sarebbe tornato a sfidare i giganti d’Inghilterra. Lo Stadium of Light è tornato a essere un fortino e i Black Cats rappresentano la più grande rivelazione della Premier League 2025-26.
Un quarto posto che non è più una sorpresa. Le vittorie prestigiose, come quella a Stamford Bridge, e il recente pareggio contro l’Arsenal - al quale hanno inflitto due gol dopo otto partite di imbattibilità difensiva - certificano la solidità di un progetto in piena ascesa. Il Sunderland non domina i match, ma sa colpire nei momenti giusti: carattere e organizzazione al servizio dell’efficacia.
Il percorso non è stato semplice. Dopo quattro stagioni di anonimato in terza divisione, l’arrivo del giovane proprietario francese Kyril Louis-Dreyfus nel 2020 ha segnato la rinascita: bilanci risanati, struttura rinnovata e una visione a lungo termine. La promozione in Championship nel 2022 e poi quella in Premier, arrivata nel maggio scorso con una rimonta epica a Wembley, hanno ridato speranza a una città intera. La dirigenza ha poi investito oltre 130 milioni di euro in estate, costruendo un gruppo equilibrato e competitivo: Mukiele, Brobbey, Alderete, Le Fée e soprattutto Granit Xhaka, il vero leader del nuovo Sunderland. "Non pensavo che un solo giocatore potesse avere un impatto simile", ha confessato il veterano Ballard.
Sotto la guida del tecnico francese Régis Le Bris, ex Lorient, la squadra ha trovato identità e compattezza: intensità, disciplina tattica e grande solidità difensiva. In undici giornate, 19 punti, nessuna sconfitta in casa e il primato di gol segnati dopo il 90’. Ma più dei numeri, colpisce lo spirito: il Sunderland è la dimostrazione che anche i sogni più improbabili possono tornare a illuminare la scena.











