Il trionfo del proprietario Bekcham in MLS: "Notti insonni per l'Inter Miami"
L’Inter Miami entra nella storia conquistando la MLS Cup 2025, superando i Vancouver Whitecaps di Thomas Muller per 3-1 e diventando la sedicesima squadra a vincere il titolo nella propria sesta stagione di vita. Se la copertina la prende Leo Messi, protagonista assoluto del successo, al suo fianco in campo i fotografi immortalano anche la gioia di Sir David Beckham.
L'Inter Miami infatti è stato fondato proprio dall'ex centrocampista inglese nel 2020, quando ha acquistato la franchigia statunitense a capo di una cordata di investitori. I soci di Beckham sono i fratelli Mas (immobiliaristi), il giapponese Masayoshi Son (magnate del web) e il boliviano Marcelo Claure (magnate delle telecomunicazioni e proprietario del Club Bolívar).
Al termine della gara di ieri, Beckham ha dichiarato, come riportato dalla BBC: "Tutta l'emozione è venuta fuori negli ultimi momenti della partita. Ci sono state molte notti insonni, ma ho sempre creduto nell'Inter Miami. Ho trovato i partner giusti e sapevo che tutto era possibile. C'è scritto Freedom to Dream sulle nostre magliette e abbiamo promesso ai nostri fan che li avremmo fatti sognare". Poi aggiunge: "L'anno prossimo è un nuovo anno, ma stasera festeggiamo".
Il direttore commerciale Xavi Asensi ha descritto il ruolo del comproprietario Beckham come "incredibile". "Senza David Beckham nessuno di noi sarebbe seduto qui. Tutto ha finito per essere possibile", ha detto. "Non ci sono nomi globali come David Beckham e Leo Messi - sono combinati qui. Questo è ciò che abbiamo cercato di fare fin dall'inizio" Quando siamo arrivati qui nel 2020-21 con i proprietari Jorge Mas, [suo fratello] Jose Mas e David Beckham al comando, l'obiettivo principale era vincere in campo", ha detto. Direi che Lionel Messi è il più grande di tutti i tempi, soggettivamente e oggettivamente. Quindi ovviamente avere il miglior giocatore possibile nel tuo roster è un gioco da ragazzi. Questo è ciò che abbiamo cercato di fare fin dall'inizio. Non solo portare giocatori di grande nome, ma portare i migliori giocatori possibili in modo che la squadra in campo sia qualcosa di cui possiamo essere orgogliosi - e che vince".











