L'ultimo colpo di Paratici e un Tottenham che può sorprendere molti in Premier

La rocambolesca sconfitta in Supercoppa Europea contro il Paris Saint-Germain non ha intaccato valore e valori del Tottenham. La formazione di Thomas Frank, nuovo matematico demiurgo dei ricchi ma eterni incompiuti Spurs, può essere una delle sorprese d'Inghilterra e dell'Europa che verrà. La gara di Udine contro la faraonica corazzata parigina, pur stanca, fiacca, da poco ritrovatasi, ha messo in mostra un Tottenham con un gioco già preciso e definito. Una squadra non ancora oliata in ogni meccanismo ma che può introdursi ancora nel lotto delle altre (e ancor più) grandissime.
L'arrivo probabile di Eberechi Eze dal Crystal Palace andrà nel caso a rifinire una trequarti che sarà orfana ancora di Dejan Kulusevski che secondo alcuni rischia di poter tornare al top solo intorno a novembre-dicembre. Chiaramente nella parte bianca di Londra si augurano che lo svedese possa recuperare prima di così, ma Fabio Paratici, superconsulente del Tottenham, non si è fatto certo trovare impreparato. E in ogni caso il reparto nel 3-0 contro il Burnley si è già dimostrato all'altezza, con le giocate (e il gol) di Brennan Johnson, un altro alla stagione decisiva per capire se sia pronto per i livelli più alti o se dovrà galleggiare ancora (troppo) a lungo. E allora figuriamoci l'attaccante: Richarlison dovrà trascinare come mai fatto, anche meglio che nella stagione dell'Europa League, gli Spurs. Due reti alla prima, sono un ottimo biglietto da visita.
Frank ha voluto fortemente Mohamed Kudus là davanti, la gara col Burnley lo conferma, quella col PSG aveva già lasciato intravedere che sarà un giocatore focale nelle transizioni e nella costruzione. Tegola, crociato: James Maddison starà fuori a lungo, Pape Sarr ha dimostrato di poter giocare da vertice alto del centrocampo e Mathys Tel di poter essere (per adesso) un'alternativa importante sulla trequarti. A proposito di chi dovrà dimostrare: Mohamed Solanke è stato pagato carissimo, dovrà essere ben più che l'alternativa di fisico e muscoli là davanti. Però le sensazioni sono ottime, buone. Per gioco, occasioni, potenzialità. Il Tottenham, il 4-2-3-1 di Frank, ha già una precisa identità. Eze darà certamente più soluzioni e imprevedibilità a una squadra che può diventare una delle sorprese della stagione.
