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"Nessuno vuole fare più il centravanti", in UK inchiesta sui pochi 9 (che riguarda anche l'Italia)

"Nessuno vuole fare più il centravanti", in UK inchiesta sui pochi 9 (che riguarda anche l'Italia)TUTTO mercato WEB
Oggi alle 21:42Calcio estero
Pierpaolo Matrone

La BBC ha acceso un faro su un tema che, osservando bene, riguarda anche il nostro calcio: l’Inghilterra sta finendo gli attaccanti puri. L’inchiesta del servizio pubblico britannico, partita dalla recente convocazione di Thomas Tuchel, fotografa un vuoto tecnico e psicologico profondo. Nel gruppo dei 25 scelti dal nuovo commissario tecnico, l’unico vero centravanti è Harry Kane: 32 anni, 76 gol in 110 presenze, più monumento nazionale che semplice opzione tattica.

La giustificazione ufficiale parla di infortuni – Watkins a riposo, Solanke ai box, Delap appena rientrato – ma la verità resta evidente: la solitudine di Kane è un dato strutturale. La Premier League, da sempre laboratorio calcistico globale, oggi appare sorprendentemente sterile: solo otto attaccanti inglesi hanno giocato in questa stagione, e l’unico sotto i 26 anni è proprio Delap, spesso relegato a spezzoni. La situazione non migliora nelle giovanili: l’Under 21 si è presentata all’Europeo senza un bomber di livello, e il solo Mubama rappresenta un’opzione ancora tutta da costruire.

I dati raccolti dalla BBC sono impietosi: solo Welbeck e Callum Wilson hanno segnato più di un gol in Premier; nella scorsa stagione appena tre attaccanti inglesi hanno superato la doppia cifra, il numero più basso di sempre. Un crollo verticale se confrontato con il 1992-93, quando furono addirittura venti. Le leggende spiegano il perché: per Alan Shearer “nessuno vuole più fare il centravanti”, mentre Michael Owen ammette che oggi si reinventerebbe esterno. In un calcio che chiede tocchi corti, pressing e creatività, il numero nove tradizionale rischia davvero di diventare un reperto del passato.

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