Rifiutò di stringere la mano all'assistente dell'arbitro: il ct della Spagna fa mea culpa
Il ct della Spagna, Luis de la Fuente, nei giorni scorsi era balzato all'onore delle cronache per essersi rifiutato di stringere la mano all'assistente arbitrale al termine della partita contro la Turchia, gara conclusiva delle qualificazioni ai Mondiali. "Ero troppo preso dalla partita e non me ne sono assolutamente accorto" aveva dichiarato nell'immediato dopo partita.
Tuttavia le immagini che lo vedono deliberatamente ritrarre la mano davanti all'arbitro lo inchodano. E a distanza di qualche giorno, il commissario tecnico è tornato sui suoi passi, dichiarando a La Zona 10 su Fibwi Radio: "In quel momento, ero già su di giri, il battito cardiaco era molto alto. Ho sentito che non mi aveva trattato bene e volevo mostrargli il mio disappunto. Me ne pento". De la Fuente ha poi proseguito: "Non sono così e non avrei dovuto farlo. La cosa giusta da fare sarebbe stata parlargli".
De la Fuente ammette: "Mi scuso pubblicamente perché è stato visto in televisione e sono il primo a vergognarmi. Dobbiamo dare una certa immagine, essere all'altezza della situazione e agire responsabilmente, dando il buon esempio alle tante persone che si prendono cura di noi".
La ragione dietro il disappunto di De la Fuente è data dal gol annullato a Fermin Lopez nei minuti finali della partita, terminata sul 2-2. La Spagna, va ricordato, si è comunque qualificata ai Mondiali del 2026.













