Textor via dal Botafogo? Il presidente: "Morirò in questo club, ci sono panni sporchi da lavare"

In un momento delicato per il futuro della presidenza del Botafogo, John Textor è intervenuto per mettere fine alle speculazioni sul suo possibile abbandono, dichiarando a GloboEsporte di non avere alcuna intenzione di lasciare il club brasiliano. "Ci saranno presto dei cambiamenti all’interno del gruppo, ma io resterò", ha assicurato, riaffermando la propria posizione.
Le tensioni nascono da un conflitto con la componente sociale del club, guidata da Joao Paulo Magalhaes Lins, detentore del 10% del capitale, che avrebbe incontrato dirigenti di Eagle e Ares per discutere di una possibile successione alla presidenza. Tra i nomi circolati come possibili successori figurano Jean-Pierre Conte, James Dinan e un rappresentante designato da Michele Kang. Textor ha però smentito ogni indiscrezione: "È impossibile organizzare una riunione di Eagle senza la mia partecipazione. Queste informazioni non hanno fondamento", ha dichiarato.
Il presidente americano ha anche voluto rassicurare tifosi e azionisti: "Ho detto che voglio morire in questo club e morirò al Botafogo. Abbiamo dei panni da lavare in famiglia ma supereremo questa prova comunque vada". Ha ribadito che Eagle Football continuerà a sostenere la squadra e che i sostenitori non hanno motivo di preoccuparsi. Sul piano sportivo, il Botafogo sta attraversando un periodo complicato dopo la sconfitta per 2-0 contro l’Internacional São Paulo sabato scorso. La squadra di Davide Ancelotti occupa attualmente il quarto posto nel campionato brasiliano e sta lottando per un posto nella prossima Copa Libertadores.
