Quello che Investcorp farà per il Milan. Quello che Zhang non farà per l’Inter. Quello che la Juventus vorrebbe fare di nuovo. Quello che la Lazio rischia di fare. Nel frattempo calendario Milan in discesa

Il milanista non sta nel rosso e nero della maglia, le strisce ormai straripano dalla gioia. Il sogno era lo scudetto, e sta per realizzarsi. Contro la Fiorentina, pur non giocando bene contro una squadra che non stava giocando bene, pur trovando il vantaggio solo all’81’, tuttavia anche negli ultimi minuti non si è fatta prendere dalla frenesia e dal nervosismo, e questo è un grande merito.

Sarebbe sufficiente così per i tifosi rossoneri, e invece troppa grazia Sant’Investcorp, dopo anni difficili tutto di un colpo arriva anche l’imminente cambio societario per una proprietà solida e con le braccia più lunghe rispetto a Elliot: è vero che Investcorp pure è un fondo d’investimento, eppure lo è di natura diversa, molto meno speculativo rispetto a Elliot, molto più di proprietà con meno margini di guadagno rispetto all’attuale, e dunque di maggiore prospettiva.

E’ errato associarlo a quelli di Manchester City e PSG: lì si tratta di fondi sovrani, dirette emanazioni di Emirati e Qatar, propaggini dello Stato; in questo caso invece rimane un fondo privato, seppur atipico perché estremamente prossimo al regno del Bahrain, dunque diretto e determinato da persone estremamente care e influenti nell’apparato statale.

E quindi Investcorp difficilmente andrà a competere con metodo berlusconiano sul mercato per i pesi massimi, ma non si tirerà indietro per i pesi medi, per i Botman e i Renato Sanches senza necessariamente essere costretta a scegliere, e accompagnando la crescita con conforme aumento di investimenti.

Quello che Zhang non farà per l’Inter. Perché il rifinanziamento del bond allunga l’agonia di altri 3 anni, e costringe Marotta ogni estate a attraversare la fune tra le guglie del Duomo in bilico sul ricavo tra i 75 e i 100 milioni, a seconda dei risultati pregressi. Altro che preoccuparsi del campo e del tecnico, con l’Inter di Simone Inzaghi che anche perdendo scudetto e Coppa Italia meriterebbe comunque un voto buono per aver mantenuto intatta la propria competitività.

Quello che la Juventus vorrebbe fare di nuovo è invece far risbarcare Pogba a Torino come nel 2012. La situazione è in divenire, ovviamente anche per i tristi motivi che hanno coinvolto il compianto agente del francese. Ma rimane una differenza di almeno 5 milioni all’anno tra quanto la Juve offrirebbe e quanto Pogba richiederebbe. Non poco. Qualcuno quest’estate rimarrà deluso per aver perso o non aver preso Mbappé e Haaland, e allora ecco che Pogba potrà far fiorire il suo contratto per esempio a Parigi.

Anche perché la Juventus non rinuncia in alternativa a Milinkovic-Savic, e quello che la Lazio rischia di fare è incassare parecchio ma depauperarsi. Difficile però esaudire gli almeno 60 milioni che Lotito richiede, ma sembrava lo fosse anche per Vlahovic…
Non è in discesa, differentemente dal calendario del Milan per lo scudo: sembrava il finale più difficile, e invece il Sassuolo e l’Atalanta si sono perse, e il Verona non è più al livello di un mese fa. Mentre l’Inter che potrebbe avere avversari analoghi con Empoli e Sampdoria, però avrà poi il Cagliari sull’orlo del baratro alla penultima, subito dopo la sfibrante finale di Coppa Italia. E la discesa per il Milan potrebbe portare la festa perfino anche con una giornata d’anticipo…