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C'è una Juventus con Dybala e una Juventus senza Dybala. Allegri non può farne a meno

C'è una Juventus con Dybala e una Juventus senza Dybala. Allegri non può farne a menoTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 25 ottobre 2021, 12:10Il corsivo
di Marco Conterio

La Juventus ha saputo fare a meno di Paulo Dybala per una splendida e tattica notte di scacchi contro il Chelsea dei russi, ma allargando il cerchio e provando ad abbracciare tutti i sogni e le ambizioni bianconere di una stagione no, non può fare a meno della sua Joya. Il suo ingresso in campo contro l'Inter, al netto del buon esito del rigore e di un pareggio acciuffato con le unghie, racconta di un salto di qualità. Di una Juventus che con lui smette d'essere solo arrembante mestierante ma rialza la voce da padrona. Non c'entra solo il macigno scagliato in porta dagli undici metri, perché perderlo avrebbe significato finire nello tsunami delle critiche, del treno dei desideri e dello Scudetto già fumanti verso un orizzonte lontano.

"Sarò io il leader della Juventus"
Ancóra e àncora, a Dybala e a quel tiro s'è invece aggrappato solidamente il domani della Juventus. "Sarò io il leader" dice e non con un afflato di personalità ma col grido di chi ha la faccia da ragazzo ma vuol dimostrare a tutti d'essere grande. Lui e la società han tirato anche troppo per le lunghe il capitolo rinnovo, adesso la firma quando Jorge Antun planerà di nuovo in Italia e poi la storia del diez potrà riprendere. O forse iniziare. Perché finora Dybala e la Juventus sono stati un incontro di splendide promesse, di momenti bellissimi, ma il lieto fine ci sarà solo quando diventerà il leader e il trascinatore. E' stato satellite dietro al pianeta Cristiano Ronaldo la cui gravità ha schiacciato tutte le le sue lune.

La Juventus non può fare a meno di Dybala e Chiesa
Il suo ingresso e quello di Federico Chiesa, un altro di cui la Vecchia Signora non può certo fare a meno adesso, ha spaccato la partita in due. Come se fosse fossero loro il Vallo di Massimiliano al di là del quale c'è una squadra e oltre il quale c'è una Juventus troppo operaia per essere Juventus. La partita contro il Chelsea ha dimostrato che in certe notti tutti sono necessari e che nessuno è indispensabile. Però le grandi società devono ragionare a lunga gittata, a largo raggio. Sicché no, la Juventus non può fare a meno di Dybala per abbracciare tutti i suoi sogni. E di Chiesa come lui.

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