Corona in testa, coppa in mano. Corriere dello Sport: "Re Giorgio, capitano che non molla mai"

È fantastica la storia di re Giorgio, sceso dal pullman dell'Italia con una corona in testa dopo aver sollevato la coppa a Wembley, in quello stadio che lui stesso battezzò da capitano dell'Under 21. La sua avventura all'Europeo è stata un'apoteosi, osserva il Corriere dello Sport: fermatosi subito per un problema all'adduttore, è stato rimesso in sesto in due settimane dallo staff del professor Ferretti. Le tre partite finali (disputate in appena nove giorni) sono state un monumento alla volontà e alla capacità di gestione. La sua statura è emersa però soprattutto ieri, quando davanti al Presidente Mattarella ha voluto dedicare la vittoria a Davide Astori.
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