12 anni dopo, l'Inter torna tra le otto grandi d'Europa! 0-0 da crepacuore, Inzaghi vola ai quarti

Porto-Inter finisce 0-0. Nerazzurri ai quarti di finale di Champions.

Non è servita un'impresa soltanto perché l'Inter aveva apparecchiato il risultato all'andata e perché alla fine, in Europa, aveva ragione Simone Inzaghi: "Fidatevi di noi". Dodici anni dopo, per la prima volta nell'era Zhang, i nerazzurri passano ai quarti di finale di Champions League: a Porto finisce 0-0 una gara non bella per gli spettatori neutrali e anche meno per i numerosi tifosi interisti rimasti fuori dall'Estadio do Dragao, che stanotte faranno festa nella Ribeira. Una serata bellissima, invece, per gli oltre tremila interisti presenti nell'impianto lusitano, una bolgia che non riesce a spingere i Dragoes di Sergio Conceiçao vicini al gol se non quando è davvero troppo tardi: a recupero più che avanzato, Dumfries salva sulla linea, poi palo e traversa salvano Onana e tutta l'Inter. Un finale da crepacuore, ma le coronarie dei meneghini reggono: dopo la vittoria di San Siro, a Lautaro&Co bastava una grande sporca notte di Champions League, di resistenza e di attenzione, di determinazione e senza correre rischi. In trasferta, ove in campionato spesso tentennano, i nerazzurri tengono duro e portano a casa il risultato: l'Inter torna tra le otto grandi d'Europa e venerdì 17 scoprirà la propria avversaria. Conceicao chiude male la sua lunga serie positiva con le italiane.

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Le scelte iniziali: out Pepe, Inzaghi punta su Dzeko-Lautaro. Problema dell'ultimo minuto per Conceicao, costretto a fare a meno di Pepe: a centrocampo Eustaquio vince il duello con Franco in quello che, alla prova del campo, è un 4-2-3-1. Nell'Inter, Skriniar va in panchina: confermati Darmian e Dumfries. Parte fuori anche Lukaku, che lo faccia Brozovic non è più una notizia.

Palla al Porto, ma il primo tempo finisce 0-0. L'approccio è a ritmi da Champions, il resto del primo tempo un po' meno. La palla ce l'ha e l'avrà quasi sempre il Porto, pericoloso sin da subito con Uribe dalla distanza: smanaccia Onana, anche per i fotografi. L'Inter sbaglia diverse scelte tecniche: al ventunesimo Barella serve Dzeko senza però mandalo in porta, fa buona guardia Costa. Errore clamoroso del sardo alla mezzora, il contropiede innescato è nel verso sbagliato: Galeno ringrazia per il regalo, un passaggio orizzontale facile da leggere, Darmian chiude e si guadagna una menzione, in giallo, sul taccuino di Marciniak. Cinque minuti e in porta ci va Evanilson: Dimarco chiude il diagonale a botta sicura. Gli spazi, pochi, per i nerazzurri sono vanificati da scelte e soluzioni sbagliate a livello tecnico, nel finale ultima grande occasione per i lusitani. Eustaquio fa la barba al palo alla destra di Onana.

L'Inter regge fino alla fine. La ripresa inizia senza sostituzioni, che i due tecnici cominciano però a studiare e preparare. Il copione è più o meno lo stesso, gli sbocchi offensivi latitano da una parte e dall'altra: all'ora di gioco sarebbe ghiotto quello per Dimarco, ma capita sul piede sbagliato. È proprio l'ossigenato laterale il primo a uscire, nell'Inter, con Dzeko: dentro D'Ambrosio e Lukaku. Conceicao risponde: Franco e Martinez per Eustaquio ed Evanilson. A un quarto d'ora dal novantesimo, Inzaghi perde Bastoni per un problema fisico: dentro De Vrij, lo seguiranno a stretto giro di posta anche Brozovic e Skriniar per Barella e Darmian. Il forcing finale dei padroni di casa si fa sentire ma battono più i tamburi sugli spalti - 48.015 spettatori è il dato finale del Dragao - che i calciatori di Conceicao in campo. Onana mette i guantoni sui tentativi di Grujic e pure di Galeno ma i Dragoes sparano a salve fino al novantesimo più recupero, quando arrivano due colpi da batticuore: Dumfries compie un clamoroso salvataggio sulla linea, palo e traversa del Porto all'ultimo secondo con parata salvifica di Onana. poi parte la festa nerazzurra. Espulso Pepê.

PORTO-INTER 0-0
(0-1 and.)