Delneri: "In questo momento vedo la Juve seconda dietro l'Inter. Ma la gara non sarà decisiva"

"Inter e Juve sono due squadre diverse: l'Inter produce, la Juve gioca più in attesa, ma è in netta crescita. Contro la Fiorentina mi è piaciuta molto: è stata solida, caratteriale, tosta e sicura. A mio avviso il risultato di Juve-Inter non determinerà il campionato, ma la consapevolezza di poter ambire al titolo. In questo momento vedo la Juve seconda dietro l'Inter". Così Luigi Delneri, allenatore ed ex tecnico della Juventus, ospite di Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport, sul derby d'Italia di domenica sera.

Sull'attacco della Juventus. "Davanti Chiesa è in netto spolvero, il problema di Vlahovic è che ora è insidiato da Kean, un ragazzo cresciuto molto negli anni: ora è in grado di essere utile alla squadra e non solo per se stesso".

Il ritorno di Mazzarri a Napoli. "Garcia si è preso una bella patata bollente dopo Spalletti. Forse era più difficile per Garcia che ora per Mazzarri. Penso che Mazzarri abbia lasciato un bel ricordo a Napoli ed è un buon punto di partenza, in questi anni che è stato fuori avrà lavorato su se stesso. Il Napoli si ritroverà un allenatore maturo. Mazzarri non è vecchio, anzi è giovane come concetti di gioco. La scelta di portarlo a Napoli è quella più consona e giusta: conosce l'ambiente, è rispettato, avrà i suoi tempi per mettere in moto le sue idee. Sarà un valore aggiunto. Walter non poteva rinunciare a questa occasione, doveva rimettersi in gioco. Modulo? Walter non snaturerà le qualità dei propri giocatori. Non stupiamoci se Mazzarri opterà per un modulo già visto a Napoli, con la difesa a quattro".

Il momento del Milan. "Ha avuto alti e bassi finora, con tanti giocatori nuovi da inserire in un contesto che non conoscevano. Però è inutile discutere Pioli, è un allenatore che ha fatto molto per il Milan. Stefano ha le qualità per superare questo periodo difficoltoso".

Frosinone come il suo Chievo? "Il Frosinone è una bella favola, sono contento per Di Francesco, perché è un ragazzo che ho stimato sempre e mi fa piacere sia rientrato nel calcio che merita. Poi credo che una favola come quella del Chievo non si ripeta, però il Frosinone mi piace: gioca spensierato e non si adatta agli altri, mi sembra un bell'insegnamento".