Difesa a tre, domenica Spalletti ci riproverà con un altro undici. Le possibili scelte

Avanti sulla strada degli esperimenti, anche perché è l'unica occasione possibile. Ieri sera contro il Venezuela il 3-4-2-1 proposto da Spalletti non ha dato le risposta che il ct cercava. Tutt'altro. La squadra per la prima volta col nuovo modulo è apparsa spaesata, soprattutto nel primo tempo, e vittima di troppi errori figli della disattenzione.
Al Chase Stadium la nostra Nazionale ha fornito risposte molto più convincenti nell'ultimo quarto d'ora col ritorno al 4-3-3, ma l'idea del ct è quella di non alzare subito bandiera bianca. Di costruirsi un'alternativa tattica credibile e, di conseguenza, di riprovarci cambiando gli interpreti. Non a caso ieri - subito dopo la partita - ha già svelato 3/11 di formazione: "Darmian, Dimarco e Bastoni li vedrete domenica contro l'Ecuador".

Ci sono ancora due giorni di tempo per decidere la formazione e i prossimi due allenamenti potrebbero modificare qualche certezza. L'idea con cui è iniziata questa avventura negli States è però quella di proporre il 3-4-2-1 in entrambe le gare, seppur con undici completamente diversi.
Salvo ripensamenti nella vigilia, quindi, nel New Jersey spazio a Darmian, Mancini e Bastoni davanti a Donnarumma con Bellanova e Dimarco come esterni. Barella e Jorginho dovrebbero partire dal primo minuto e al posto di Frattesi ci sarà Pellegrini con Zaniolo e Zaccagni in ballottaggio per una maglia alle spalle di Giacomo Raspadori.

Italia (3-4-2-1): il probabile undici contro l'Ecuador
Donnarumma; Darmian, Mancini, Bastoni; Bellanova, Barella, Jorginho, Dimarco; Pellegrini, Zaniolo/Zaccagni; Raspadori.