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Inter quasi a metà dell’opera: l’obiettivo è arrivare al giro di boa con la qualificazione in tasca

Inter quasi a metà dell’opera: l’obiettivo è arrivare al giro di boa con la qualificazione in tascaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:52Serie A
di Ivan Cardia

È andata come doveva andare. Tutto facile per l’Inter, che alla prima casalinga in questa edizione della Champions League porta a casa una vittoria convincente sul modesto Slavia Praga, dopo aver già superato l’Ajax a domicilio all’esordio stagionale nella competizione. Tutti numeri che aiutano Cristian Chivu a inseguire quell’obiettivo che il calendario suggerisce, o quasi impone.

La road map dell’Inter in questa Champions, difatti, è molto particolare e questa è una cosa notata sin da subito da qualsiasi osservatore. Il calendario nerazzurro è praticamente spaccato in due: Union Saint-Gilloise e Kairat ne chiuderanno la prima metà, poi arriveranno le sfide con Atlético Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund. Tutto facile - diciamo abbordabile per non mancare di rispetto a nessuno - fino al giro di boa, tutto decisamente più complicato nelle seconde quattro partite.

È per questo che il primo obiettivo per i nerazzurri in Champions era (è) ottenere quattro vittorie in fila nei primi 360’. Dodici punti, del resto, significherebbero la certezza - o quasi - di superare la League Phase del torneo e qualificarsi come minimo agli spareggi. Almeno, è quello che si può immaginare in base all’unico precedente a disposizione, la classifica della scorsa stagione, quando dodici lunghezze furono sufficienti (li fecero Celtic e Juventus) per chiudere almeno al ventunesimo posto, tre posizioni sopra l’ultima utile per i playoff. A quel punto, peraltro, ne mancherebbero 4/5 - sempre basandosi su quello che ha raccontato la scorsa stagione - per arrivare a 16/17, ipotetica soglia di sicurezza per il piazzamento nelle prime quattro nella maxi classifica.

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