Prof. Tranquilli su Pogba: "Testosterone illegale, vanno accertate volontà ed eventuali patologie"

Il Professor Carlo Tranquilli, già direttore istituto sanitario Medicina dello sport del Coni, membro commissione vigilanza sul doping del ministero della salute e a lungo responsabile medico dell'Under 21, è intervenuto a Radio Sportiva riguardo alla positività al testosterone di Paul Pogba.

Positività ai metaboliti del testosterone: come si può definire e cosa ne pensa della vicenda?
"I margini di errore sono molto improbabili, perché l'esame di questa sostanza ha registrato livelli altissimi. Ci sono nelle urine dell'atleta trovato positivo i metaboliti di quella sostanza, su questo non c'è dubbio. Le controanalisi diranno se c'è stata qualcosa che non va, ma noi dobbiamo dare per scontato che tutto sia regolare. Sono doping tutte le sostanze scritte nella lista, non bisogna domandarsi perché una sostanza sia stata assunta".

Il testosterone che benefici porta alla prestazione sportiva dell'atleta e in questo caso del calciatore?
"Nell'antidoping è importante andare a capire se quel farmaco è stato assunto senza necessità terapeutica e non rispettando i regolamenti sportivi".

Che cosa può passare nella testa di uno sportivo nel 2023 per assumere questa sostanza?
"Non sappiamo se questa sostanza sia stata assunta volontariamente oppure no: questo lo dovrà accertare l'indagine sportiva. Non sappiamo se questa sostanza sia stata assunta indipendentemente da una necessità terapeutica e, nel caso in cui fosse stata una necessità, questo è contemplato dal regolamento sportivo. C'è una procedura per cui, in alcuni casi, è possibile assumere questo farmaco: è in vendita con ricetta medica e per alcune patologie dimostrate. Solo con l'autorizzazione dovuta alla dimostrazione scientifica che questo farmaco gli serve, un atleta può assumerlo. Non è detto che questa autorizzazione gli venga concessa".

Che effetto le fa parlare di doping ancora nel 2023?
"Non mi fa molto effetto, perché sono convinto che il doping sia nato 1000 anni fa con lo sporto e che verrà portato avanti fino a quando qualcuno farà sport. L'idea che il doping possa terminare perché qualcuno si convince che non serve è un'utopia. Non è vero che il doping non serve a migliorare le prestazioni: se c'è l'antidoping, vuol dire che qualcuno ancora ne fa uso e che questo uso è fraudolento perché questi farmaci possono essere assunti con l'obiettivo di migliorare la prestazione. Ci sono una serie di motivi per cui un atleta può essere indotto a prendere una serie di sostanze, ma questo non costituisce una giustificazione per il regolamento sportivo né si può dire che non sia molto efficace. Tornando a Pogba, quella sostanza rimane nella lista perché può produrre comunque un risultato contrario contrario al risultato sportivo. Non si può parlare di testosterone preso a dosi più o meno piccole: Il regolamento sportivo prevede che sia illegale e non va assunto".