Solomon stile Marlon, non come Dodô. Perché c'è chi arriva dallo Shakhtar solo ad agosto

Questo anno di guerra esplosa in Ucraina, non può essere normale per lo Shakhtar Donetsk. Neanche sul calciomercato. La FIFA qualche settimana fa ha concesso ai giocatori stranieri che militano nel campionato ucraino la possibilità di sospendere i loro contratti fino al giugno del 2023. Ne hanno beneficiato già alcune squadre, come ad esempio il Monza per il difensore Marlon e proprio nelle ultime ore il Fulham, che ha già annunciato Manor Solomon nonostante fino al 1° agosto non possa richiedere il permesso di lavoro per farlo giocare in Inghilterra. E non è un caso che allo stesso tempo anche i brianzoli abbiano deciso di attendere agosto per l'annuncio. C'è però anche chi rappresenta un'eccezione e non ha voluto avvalersi di questa possibilità, di una sorta di "prestito" annuale mascherato.

È il caso per esempio del Benfica, che ha versato una quindicina di milioni nelle casse degli arancio-neri di Ucraina per l'attaccante esterno David Neres, ma anche della Lazio per Marcos Antonio e della Fiorentina e dei 18 milioni di euro tra parte fissa e bonus spesi dai viola per arrivare a Dodo. In realtà anche per quest'ultimo, alla fine, sarà attesa ma in questo caso il motivo è legato alla necessità di far uscire un extracomunitario con i crismi del caso e liberare quindi il posto necessario per completare il tesseramento, non al termine stabilito dalla FIFA per far firmare coloro che hanno scelto di "evacuare" dallo Shakhtar previa congelamento dell'accordo.