...con Giocondo Martorelli

“Chi ha fatto un ottimo mercato è sotto gli occhi di tutti: il Napoli. Gli azzurri si sono mossi all’insegna della lungimiranza in tutti i ruoli raddoppiandoli". Così a TuttoMercatoWeb.com l'operatore di mercato Giocondo Martorelli analizza il calciomercato appena passato agli archivi.
Lucca è stato uno degli acquisti dell'estate del Napoli. E' pronto?
“L’importante è come lo vede Antonio Conte. Non è pronto per fare il titolare, così il Napoli ha preso Hojlund. C’è da farlo crescere, aspettarlo. Deve lavorare per guadagnarsi un posto in prima classe”.
La delusione del mercato?
“L’Inter avrebbe dovuto fare un acquisto determinante: Lookman. Avrebbe cambiato le alternative nel parco attaccanti e non aver centrato questo obiettivo fa difettare la squadra di un calciatore che possa creare superiorità numerica e saltare l’uomo”.
Da chi si aspettava di più oltreché dall'Inter?
“Il Milan ha fatto fatica a non dare ad Allegri ciò che sperava. Il mister avrebbe sperato di portare a casa fino all’ultimo Vlahovic. La Juve lo ha tenuto e dosi Allegri ha dovuto fare di necessità virtù”.
Lei da anni porta avanti le problematiche della Serie C, ad esempio l'obbligo di far giocare gli Under...
“Mi sono stancato anche di sottolinearlo più volte. Chi determina le decisioni del campionato di C non si è reso conto delle problematiche e di quanti ragazzi giovani rimangono a casa per questa scelta di far giocare gli Under. Nel calcio deve giocare chi è bravo. Obbligare le società a far giocare un giovane a discapito di chi magari è più bravo è sbagliato”.
Il Taranto l'anno scorso, i casi Foggia e Rimini. Come si possono evitare questi casi?
“Bisognerebbe controllare prima. Chi non è nelle condizioni di iscriversi non deve farlo. Dare punti di penalità falsa i campionati. Le società che devono lottare per non retrocedere sono molto più tranquille, molte si sentono protette. È un problema che nasce da chi determina queste decisioni. Mi aspetterei la forza e la volontà di intervenire in maniera drastica con riforme serie. Pensare che in C possano esserci società piccole con pochi abitanti che devono creare calciatori nel settore giovanile è utopistico”.
