Ancelotti lascia il Botafogo: "Le decisioni non sempre si adattano alle spiegazioni pubbliche"
Davide Ancelotti non è più l'allenatore del Botafogo, l'ufficialità è arrivata in mattinata ma la notizia era già nell'aria a seguito di alcune frizioni fra le parti. Il tecnico italiano ha salutato i tifosi della squadra carioca attraverso il proprio account Instagram:
"Oggi chiudo un capitolo importante della mia vita professionale. Non è semplice dire addio a un luogo dove si è vissuto con intensità, pressione ed emozione, e dove si sono create relazioni vere. Le decisioni fanno parte del percorso e non sempre si adattano alle spiegazioni pubbliche. Quello che posso dire è che questo passo è stato vissuto con onestà, consegna e rispetto. Voglio ringraziare la società per l'opportunità e tutte le persone che hanno fatto parte di questo periodo: dirigenza, staff, collaboratori, giocatori e tifosi. Ai giocatori, per il lavoro quotidiano e per come affrontiamo insieme i momenti belli e difficili. Ai tifosi, per la passione, la carica e l'amore per il club: questo dà senso a tutto. Porto con me l'apprendimento, la gratitudine e la consapevolezza pulita di aver dato tutto quello che avevo. Questo capitolo finisce, male Botafogo rimane in me".
Nella serata di ieri era trapelata la notizia del suo addio al Botafogo, confermato oggi ufficialmente. Ancelotti aveva annunciato alla dirigenza l'intenzione di non proseguire anche la prossima stagione. Il motivo principale è il disaccordo dell'allenatore italiano con l'intenzione del consiglio di amministrazione di licenziare il preparatore atletico Luca Guerra, professionista che fa parte del suo staff tecnico fin dal suo arrivo al club. Arrivato a luglio, Ancelotti ha condotto il Botafogo al sesto posto in classifica nel campionato brasiliano, qualificandolo ai preliminari di Copa Libertadores.











