Araujo si ferma, la salute mentale prima di tutto. L'esperto: "Sente di aver tradito la squadra"
Stasera il Barcellona affronta l’Atlético Madrid nell’anticipo della 19ª giornata di Liga, ma Ronald Araujo sarà assente. Il difensore uruguaiano, che aveva già saltato la scorsa sfida di campionato per "problemi gastrici", ha in realtà un problema più serio, come ha chiarito Hansi Flick in conferenza stampa: "Ronald non è pronto a giocare. Vi chiedo di rispettare la sua privacy, non posso aggiungere altro".
Da qualche giorno, Araujo non si sta allenando con il gruppo. Dietro questo forfait improvviso ci sarebbero problemi personali che stanno turbando l'uruguaiano; pur essendo al massimo della forma fisica, il capitano blaugrana sta attraversando un momento difficile a livello psicologico. L’espulsione contro il Chelsea e le critiche dei media spagnoli hanno scosso profondamente il difensore, che ora ha chiesto di prendersi una pausa per ritrovare equilibrio mentale.
Secondo Xesco Espar, esperto di salute mentale nello sport, Araujo sta vivendo un vero e proprio blocco psicologico: "È in conflitto con la propria identità: da capitano sente di aver tradito la squadra e questo influisce all'interno. È paralizzato, come un giocatore con un infortunio: l’ansia gli impedisce di giocare". Per Espar, il recupero passa anche dal sostegno dei compagni: "La fiducia va ricostruita passo dopo passo, con micro-vittorie in allenamento e riconoscimenti sul campo. È fondamentale che l’ambiente lo supporti, trasformando la difficoltà in sfida".
Resta da capire quando Araujo tornerà in campo: prima della fine del 2025? Nessuno può dirlo con certezza. Ma seguendo il giusto percorso mentale e con l’aiuto della squadra, il capitano del Barça ha buone possibilità di ritrovare il suo ruolo centrale.











