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Barkley racconta: "Non bevo più. Lampard mi punì: guardai una partita dal pullman"

Barkley racconta: "Non bevo più. Lampard mi punì: guardai una partita dal pullman"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 21:12Calcio estero
Michele Pavese

Considerato per anni uno dei maggiori talenti del calcio inglese, Ross Barkley non ha avuto la carriera brillante che molti immaginavano. Cresciuto nell’Everton e passato poi per Leeds, Chelsea, Nizza e Luton, oggi il centrocampista 31enne è tornato all’Aston Villa, dove cerca una nuova consacrazione. Il suo ritorno a un club competitivo di Premier League è frutto anche di una scelta radicale legata a un problema molto diffuso fra i calciatori britannici: l’alcol.

"Non bevo dall’estate. Voglio rinunciare all’alcol per tutto il resto della mia carriera. In passato mi ha messo in situazioni che non voglio più rivivere. Ora sono padre, ho più responsabilità. Mi restano forse quattro, cinque, sei o sette anni di calcio e voglio sfruttarli al massimo. Per la maggior parte delle persone l’alcol può provocare problemi, e ora me ne rendo conto. Senza alcol non ci sono complicazioni: la mente è lucida e lo stato d’animo non ne risente. Ci sono molti vantaggi nel non bere", ha raccontato a The Athletic.

Barkley ha ricordato diversi episodi del passato: "Quando si esagera, si fanno cose di cui poi ci si pente. Uscivo e bevevo troppo, e questo finiva per tornare al club. Una volta sono uscito di domenica a Liverpool e tre giorni dopo avevamo una partita. Sono stato filmato e il video è finito sui giornali. Dovevamo giocare in Francia, contro il Lilla, e Frank Lampard era il nostro allenatore. Mi disse solo di imparare la lezione e scegliere il momento giusto. La punizione fu che viaggiai con la squadra, ma rimasi fuori dalla panchina e guardai la partita dal pullman. È stato difficile da accettare. Bisogna sapersi guardare dentro, parlare, imparare dagli errori e capire che nella vita ci saranno sempre sfide da affrontare".

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