Caos totale in Camerun: Brys pubblica un'altra lista di convocati e si appella al governo
Una disputa che sta ormai diventando davvero surreale. Allontanato dalla Federazione camerunese all’inizio di dicembre, Marc Brys continua a considerarsi il commissario tecnico legittimo dei Leoni Indomabili. Il motivo è presto spiegato: Il 63enne belga non ha ancora ricevuto alcun documento ufficiale dal governo - unica autorità abilitata a nominare o destituire un selezionatore - e dunque, sul piano contrattuale, rimane ancora in carica. Forte di questo cavillo istituzionale, Brys ha pubblicato oggi la sua lista di 28 convocati per la prossima Coppa d’Africa in Marocco.
Una lista opposta a quella diffusa dalla Fecafoot e dal nuovo CT David Pagou, nominato direttamente dal presidente Samuel Eto'o, artefice del licenziamento di Brys. Quest'ultimo ha richiamato senatori come Vincent Aboubakar, André Onana ed Eric Maxim Choupo-Moting, esclusi invece dalle convocazioni della Federcalcio. Questa situazione non è che l’ultimo capitolo della guerra interna tra Brys e l'ex attaccante dell'Inter e del Barcellona: i rapporti erano esplosi già in primavera, quando Eto’o aveva nominato uno staff tecnico parallelo guidato da Martin Ntoungou Mpile. Il ministero dello Sport era poi intervenuto per ricucire lo strappo, confermando Brys e imponendo una sorta di compromesso.
La tregua è però durata poco. A inizio dicembre la Federazione ha pubblicato undici capi d’accusa contro Brys, giustificando il suo allontanamento con la necessità di "ripristinare un clima sereno" in vista della CAN 2025. Il tecnico belga, però, non ha intenzione di farsi da parte. E, dopo aver attaccato frontalmente Eto’o ("Ha escluso giocatori leader solo perché gli tengono testa. È incredibile, ma non sorprende da una persona così narcisista"), ora è passato al contrattacco. In tutto ciò, ci rimette solo il calcio camerunese.











