Ferita ancora aperta per B. Fernandes: "Volevano vendermi, conta solo l'aspetto economico"
Bruno Fernandes ha rivelato un retroscena sorprendente sul suo recente passato al Manchester United. In un’intervista concessa all’emittente portoghese Canal 11, il capitano dei Red Devils ha ammesso che il club aveva spinto per una sua partenza durante l’ultima sessione estiva di mercato, una situazione che lo ha profondamente colpito dal punto di vista umano: "Il club voleva che me ne andassi", ha dichiarato senza giri di parole il centrocampista offensivo. "L’ho detto chiaramente ai dirigenti e credo che non abbiano avuto il coraggio di prendere quella decisione solo perché l’allenatore mi voleva", ha spiegato Fernandes, facendo riferimento a Ruben Amorim, che avrebbe insistito per trattenerlo a Old Trafford.
Il portoghese ha poi aggiunto che, se fosse stato lui a chiedere la cessione, il Manchester United non si sarebbe opposto: "Anche se il mister mi voleva, il club mi avrebbe lasciato andare. Io ho sempre avuto la stessa passione e lo stesso attaccamento per questa maglia, ma a un certo punto ti rendi conto che per qualcuno l’aspetto economico diventa più importante delle persone".
Parole dure, che tradiscono una ferita ancora aperta. "Ho avuto la sensazione che una mia partenza non sarebbe stata un grosso problema per loro. Questo mi ha fatto male", ha confessato il numero 8, leader dello spogliatoio e simbolo della squadra da quando è arrivato nel gennaio 2020. Fernandes ha infine confermato di aver valutato seriamente un trasferimento in Arabia Saudita, dove militano Cristiano Ronaldo e altri connazionali, ma la decisione finale è stata diversa. "L’offerta era molto importante, ma mia moglie mi ha convinto a restare", ha concluso. Una scelta di cuore, nonostante le crepe nel rapporto con il club.











