Il Rodri 2.0 del Manchester City cresce con Guardiola: Nico vuole prendersi anche la Spagna
Quando Rodri si ruppe il ginocchio oltre un anno fa, il Manchester City corse ai ripari investendo 60 milioni di euro per acquistare Nico Gonzalez dal Porto. Il vuotl lasciato dal Pallone d'Oro 2024 non era facile da colmare ma Pep Guardiola ha plasmato il centrocampista, rendendola una sorta di "mini-Rodri" per l’intelligenza tattica e la capacità di vincere i duelli.
Il debutto di Nico non fu semplice: in FA Cup contro il Leyton Orient perse un pallone che portò al gol avversario e costrinse la squadra a rincorrere per tutto il match. Ma col passare del tempo si è adattato al ruolo centrale, mostrando equilibrio, precisione nei passaggi e capacità di leggere il gioco, caratteristiche che l’hanno portato ad essere decisivo domenica contro il Liverpool e in tante altre occasioni. Nel match con i Reds, il classe 2003 è stato terzo nel City per azioni difensive (9) e duelli vinti (6/8), secondo per passaggi precisi (50/57) e primo per interventi (72), oltre a segnare un gol nel recupero del primo tempo.
Guardiola ha sottolineato come Nico stia offrendo stabilità e maturità, dando respiro a Rodri in vista del suo recupero completo: "È giovane, ma gioca con la maturità del Rodri dei tempi migliori. È più di un semplice sostituto". I numeri parlano chiaro: percentuali altissime in intercetti, duelli aerei, tocchi e passaggi completati, dimostrando di saper interpretare il ruolo del mediano con efficacia che non aveva mai mostrato a Barcellona. Ora sogna il Mondiale e lavora ogni giorno per esserci.











