Jota, minuto di silenzio rovinato dai tifosi del Palace. Ma Slot dubita di "cattive intenzioni"

L'ex attaccante del Liverpool Diogo Jota e suo fratello André Silva sono morti il mese scorso in un incidente stradale nel nord della Spagna, rispettivamente all'età di 28 e 25 anni. Una perdita tremenda per moglie e figli così come per il club e i suoi compagni di squadra. In occasione della partita di Community Shield contro il Crystal Palace - persa per 3-2 ai rigori -, ad ogni modo si è tenuta un'interruzione al minuto 20 proprio per ricordare il calciatore portoghese scomparso prematuramente.
Tuttavia, un tifoso del Crystal Palace - localizzato nella parte est di Wembley - ha interrotto in malo modo il minuto di silenzio dedicato a Jota, tanto che l'arbitro della partita Chris Kavanagh ha dovuto fischiare anticipatamente il termine della "finestra" dedicata e poi si sono sentiti dei fischi e delle urla di altri sostenitori rivali. Ma per Arne Slot, tecnico del Liverpool, non è stato deciso in partenza: "Non penso che fosse qualcosa di pianificato, o che fosse intenzione del tifoso che ha fatto rumore. Forse non era consapevole del fatto che si stesse osservando un minuto di silenzio".
E ha aggiunto: "Era solo ancora felice e ha cercato di incitare la propria squadra. E penso che poi i tifosi del Palace stessero cercando di calmarlo, o di calmare quelle persone, quindi non credo ci fosse cattiva intenzione da parte di chi ha fatto rumore. Hanno cercato di calmarlo, ma anche quello è stato un po’ rumoroso. E poi i nostri tifosi hanno reagito, dicendo: 'Ehi, che succede qui?'".
Insomma, nessuna mancanza di rispetto: "Quindi non credo ci fosse malizia dietro, anche perché i tifosi del Crystal Palace, così come in tutto il mondo, hanno mostrato grande rispetto per Diogo e André. Penso sia stato solo un episodio sfortunato, non riesco a trovare le parole giuste, ma non credo ci fosse cattiva intenzione. Vedremo venerdì, quando il Bournemouth verrà nel nostro stadio, quanto rispetto verrà mostrato in quell’occasione. Sono anche passate cinque settimane, quindi forse questo tifoso era semplicemente così felice di essere alla Community Shield che per un momento se n'è dimenticato".
