Malaga si ritira dal Mondiale 2030: non sarà tra le città ospitanti. Valencia al suo posto?

Se vivete a Malaga e stavate pregustando l'opportunità di vedere dal vivo il Mondiale del 2030, resterete delusi perché la città andalusa e il suo stadio, La Rosaleda, non saranno tra le sedi ospitanti. L'edizione 2030 della kermesse iridata sarà organizzata congiuntamente da Spagna, Portogallo e Marocco e tra le città spagnole anche Malaga avrebbe dovuto ospitare alcune partite del torneo. Ma così non sarà. La conferma è arrivata direttamente dal sindaco, Francisco de la Torre, che in conferenza stampa si è espresso così: "La cosa più responsabile per noi è non partecipare alla candidatura".

La decisione, come riportato da AS, è legata principalmente a preoccupazioni concrete riguardanti la complessa ristrutturazione necessaria per adeguare La Rosaleda agli standard FIFA. Un intervento di tale portata avrebbe avuto un impatto significativo sulla squadra locale e, soprattutto, sui suoi tifosi. "Tra la Coppa del Mondo e il club, restiamo con il club", ha chiosato il primo cittadino, sottolineando la priorità data alla realtà calcistica cittadina.

Con il passo indietro di Malaga, si apre ora la corsa per la sua sostituzione. Il Valencia, escluso nella prima fase di selezione dalla Federcalcio spagnola, potrebbe ora rientrare prepotentemente in gioco, candidandosi a riempire il vuoto lasciato dalla città andalusa. Un'occasione d'oro per la città valenciana, che spera di recuperare il terreno perduto e assicurarsi un posto tra le sedi che ospiteranno la prestigiosa rassegna iridata.