Nove operazioni in 6 mesi sull'asse Chelsea-Strasburgo: i tifosi alsaziani non ci stanno

La discussa relazione tra il Chelsea e lo Strasburgo, entrambi controllati dal consorzio BlueCo, torna a far parlare di sé dopo un'ondata di trasferimenti che solleva interrogativi sull’indipendenza del club francese. In appena sei mesi, si sono registrate nove operazioni tra le due società, tra cui l’arrivo a Strasburgo di Mamadou Sarr, Kendry Paez, Ishe Samuels-Smith, Mike Penders, Mathis Amougou, oltre alla cessione dello stesso Sarr al Chelsea per 12 milioni di euro, con immediato ritorno in prestito in Alsazia.
A tutto ciò si aggiunge il passaggio dell’ex allenatore dell’Under 21 del Chelsea, Filipe Coelho, nello staff tecnico dello Strasburgo. Un altro indizio che alimenta nei tifosi la sensazione di un club ormai dipendente da Stamford Bridge. "Con la cessione di Sarr e altri casi simili, è chiaro che non stiamo vendendo sul mercato libero, ma all’interno della stessa azienda. Tutto sembra pensato per favorire il Chelsea", ha dichiarato il portavoce degli ultras dello Strasburgo.
Nonostante i buoni risultati sportivi - settimo posto in Ligue 1 e storica qualificazione europea dopo vent’anni - una parte della tifoseria critica la perdita di identità e autonomia del club. Le autorità calcistiche, tra cui UEFA e Premier League, hanno già avvertito che monitoreranno da vicino operazioni di questo tipo, per garantire il rispetto delle norme del fair play finanziario. Intanto, la strategia del gruppo BlueCo prosegue, tra successi sul campo e tensioni fuori.
