Paquetà, addio incubo calcioscommesse. Guimaraes: "Momenti di pianto e angoscia"

"Se fossi stato al suo posto, non credo che sarei riuscito a superare quello che ha passato: quell’angoscia di non sapere cosa succederà, la tua carriera nelle mani di altre persone... È qualcosa che non puoi controllare". Bruno Guimaraes, centrocampista del Newcastle e del Brasile, parla così del vissuto problematico dell'amico e connazionale Lucas Paquetá per l'accusa di coinvolgimento in calcioscommesse da parte della Federcalcio inglese. Accusa stessa dalla quale è stato assolto di recente.
In un’intervista esclusiva rilasciata a ESPN dal ritiro della Seleçao, Bruno ha raccontato di aver aiutato l'ex Milan durante il processo: "Fin dall'inizio, quando sono uscite le notizie, ci riunivamo e parlavamo. Non so ancora se posso raccontare molti dettagli di ciò che è successo, ma ci sentivamo sin dall’inizio. Io, lui, mia moglie e sua moglie parlavamo molto. Abbiamo sempre cercato di trasmettergli forza, energia positiva, credendo sempre in Lucas, nella sua versione dei fatti e nel fratello che è per me. Ci vedevamo anche per cena, per uscire un po’ dal mondo del calcio, perché come hai detto tu, sono stati due anni, ma per lui è sembrata un’eternità".
Il rischio, infatti, era anche di una squalifica a vita. "È stato un momento difficile per lui, ma abbiamo sempre cercato di stargli vicino. Ci sono stati tanti momenti di pianto, angoscia, ma anche di grande felicità man mano che si tenevano le udienze e lui vinceva. È stato qualcosa che ha rafforzato ancora di più l’amicizia che abbiamo". E da buon ex compagno di squadra ai tempi del Lione (2020-22), Bruno Guimarães ha riconosciuto: "Adesso sembra di rivedere il Paquetà del Flamengo e del Lione che ho conosciuto".
E ha concluso: "Un ragazzo felice, allegro e contento, che sorride e scherza sempre. Ha iniziato la stagione col piede giusto, anche se è mancino, segnando tanti gol. Ora Paqueta è felice e ha di nuovo quel sorriso di gratitudine sul volto".
