Perché il Salford? Borini: "Per dipendenza". E spiega il contratto firmato fino al 31 dicembre
Chelsea, Roma, Liverpool, Sunderland, Milan e non solo. Fabio Borini ha avuto una carriera impressionante, con una preziosa presenza in Nazionale italiana in una partita amichevole contro gli USA nel 2012. L'attaccante di 34 anni però da circa due settimane ha scelto di ripartire dal Salford, squadra di League Two, ma cosa lo ha portato a rimettersi in gioco a questi livelli dopo essersi svincolato dalla Sampdoria?
"Puoi chiamarlo entusiasmo. Puoi chiamarlo adrenalina. Puoi persino chiamarlo dipendenza", ha raccontato lui stesso in un'intervista alla BBC. "È una dipendenza per gli atleti professionisti al massimo livello, cercare quelle sensazioni che poi provano a spiegare a chi non le vive. La gente dice: ‘Fai il lavoro migliore del mondo, ma quando smetterai lo sentirai’. Quindi cerchi di fare il meglio possibile. L’entusiasmo è incomparabile con qualsiasi altra cosa tu possa provare. Niente può essere lo stesso. Non cambia. Ero il primo ad arrivare in allenamento a 21 anni e ora, a 34, sono ancora il primo. Faccio lavoro extra e probabilmente mi curo più di prima".
Borini però ha firmato un contratto molto breve col Salford, valido fino al 31 dicembre: "Ho detto loro che qualsiasi cosa mettessero sul tavolo sarebbe stata positiva per me, perché voglio giocare a calcio, e da lì si va avanti". Ma qual è l'obiettivo personale dell'ex Roma? Possibilmente, come spiega nel corso nell'intervista, giocare ancora per altri 2-3 anni, intanto il sogno sarebbe raggiungere fasi importanti in FA Cup e sorprendere tutti, magari per sfidare proprio i Reds ad Anfield o il Sunderland allo Stadium of Light: "È un obiettivo che mi piacerebbe raggiungere. Sarebbe bello rivivere alcune esperienze in quegli stadi, con il calore del club. Rimane con te per sempre".











