Petit: "Detestavo il PSG, tutto è cominciato con Ibra. Oggi mi piace cosa trasmette il club"

Emmanuel Petit ha cambiato idea sul PSG. L'ex giocatore dell'Arsenal, campione del mondo con la Francia nel 1998, aveva spesso criticato in passato il modus operandi del club ma oggi riconosce il grande lavoro di Luis Enrique: "Non sono mai stato un tifoso di Luis Enrique a livello personale, anche se ho trascorso un anno con lui al Barcellona. Oggi posso dire che apprezzo molto il suo lavoro e quello che la squadra trasmette", ha detto l'ex centrocampista.

"Mi piace molto quello che trasmette il club, mentre per anni l'ho trovato detestabile nel suo complesso, arrogante", ha continuato Petit . "Ho trovato disgustosa la comunicazione, tutti i messaggi inviati erano del tipo 'con i nostri soldi, compriamo tutti'. Dei giocatori non riesco nemmeno a parlare. Cambiavo persino canale in tv perché ero davvero stufo di guardarli e del loro comportamento, è iniziato tutto con Ibrahimovic. Non li sopportavo più".

Quello di oggi è un PSG più unito. "Il calcio è uno gioco di squadra, con un capo e uno staff. Ci sono delle gerarchie, in un contesto in cui tutti si evolvono in una direzione chiaramente definita. È come nel mondo aziendale, dove a ogni dipendente viene data l'opportunità di emanciparsi. Quando ci sono ego che ostacolano, le cose vanno a rotoli. A parte la tattica, Luis Enrique è un grande dal punto di vista umano. Sorride, si sforza di parlare francese".