Szczesny e il Barça salvati dal VAR, il Bruges protesta per la rete del 4-3 non convalidata
Il Barcellona ha evitato la sconfitta a Bruges grazie a un episodio destinato a far discutere. Nel rocambolesco 3-3 di ieri sera in Champions League, i blaugrana sono stati graziati dal VAR nei minuti di recupero, quando il gol del possibile 4-3 di Romeo Vermant è stato annullato per un fallo giudicato ai danni del portiere Wojciech Szczesny.
L’azione incriminata è arrivata al 91’: Szczesny ha tentato un dribbling rischioso nell’area piccola, ma l’attaccante belga lo ha anticipato e depositato in rete. L’arbitro Anthony Taylor aveva inizialmente convalidato la rete, salvo poi cambiare decisione dopo il richiamo del VAR, ravvisando un contatto irregolare. Le immagini, tuttavia, lasciano spazio a interpretazioni: il portiere sembra più colpire l’avversario nel movimento che subire l’intervento.
"È discutibile", ha ammesso il tecnico del Bruges Nicky Hayen. "Romeo non entra sul portiere, ma si mette davanti a lui. Szczesny prova a evitarlo e finisce per impattare. È un 50-50". Il pubblico fiammingo non l’ha presa bene: dagli spalti sono piovuti cori di "mafia, mafia" contro la decisione arbitrale. Anche la stampa catalana, pur sollevata dal pareggio, ha riconosciuto la buona dose di fortuna. "Lamine Yamal e il VAR ridanno vita al Barça", ha titolato Mundo Deportivo, sottolineando come l’errore del portiere polacco avrebbe potuto costare caro senza l’intervento della tecnologia.











