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Castori si gioca il futuro, Gasperini tra dubbi e polemiche. Arriva Salernitana-Atalanta

Castori si gioca il futuro, Gasperini tra dubbi e polemiche. Arriva Salernitana-AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 18 settembre 2021, 00:51I fatti del giorno
di Tommaso Bonan

Reduce dal pareggio in Champions League contro il Villarreal, l'Atalanta torna a pensare al campionato, impegnata nella trasferta contro la Salernitana. Da una parte un punto nelle ultime due gare contro Bologna e Fiorentina, dall'altra la classifica che recita ancora 0 punti. Il tutto tra infortuni, speranze e... polemiche.

Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico della Salernitana, Fabrizio Castori, in vista di Salernitana-Atalanta:

Mister, a Torino una Salernitana irriconoscibile. Che riflessioni ha fatto e che novità possiamo aspettarci già da domani? "Ho rivisto la gara, chiaramente ho riflettuto. Ci sono stati dei problemi, tocca a me risolverli. Si fa fatica ad affrontarli tutti assieme, ma mi aspetto dei passi in avanti. L'assetto conta ma non è tutto, per me è fondamentale l'atteggiamento. Se non sei concentrato i moduli non contano, sono altri i requisiti fondamentali per ottenere risultati e iniziare a muovere la classifica".

L'amministratore unico Marchetti ha detto testualmente "La cosa peggiore che Castori possa fare è mantenere le cose come stanno". Dopo Torino tante critiche nei suoi confronti, la società aspetta un cambio di passo. Come vive questo momento?

"Con tutto il rispetto per il generale, non ci voleva lui per capire che le cose non stessero andando bene. Ci sono dei problemi ed è un dato di fatto, stiamo intervenendo su alcuni aspetti e speriamo di affrontare l'Atalanta con il piglio giusto".

Ribery dal primo minuto? "Può darsi. E' un grande giocatore, ma era fermo da un po' di mesi e va inserito gradualmente. A Torino ha messo mezz'ora nelle gambe, ora aumenteremo il minutaggio. E' la squadra nel suo complesso a dover mettere ogni calciatore nelle migliori condizioni per rendere, viceversa facciamo fatica. Per me questo è un processo naturale, sapevamo benissimo ci potessero essere delle difficoltà iniziali. Il mio discorso è a 360°. Nessuno ha la bacchetta magica, in A ci siamo presentati con una rosa completamente rinnovata e ci vuole tempo. Mi aspettavo una partenza in salita, non è una novità".

E' dispiaciuto per tutte queste polemiche? "Ripeto quanto detto: ero convinto che ci sarebbero state delle difficoltà in avvio. Non capisco come ci si possa meravigliare. Noi lavoriamo per migliorare ogni giorno, il campo darà il verdetto".

Torna Gondo, resta l'emergenza a centrocampo. In molti aspettavano un innesto in quel reparto... "Sono molto contento del ritorno di Cedric. Ha corsa, forza fisica, conosce le nostre idee di gioco ed un ragazzo splendido. Quanto al centrocampo, dico che abbiamo fatto una scelta coerente: volevamo un trequartista, abbiamo preso Ribery. Tutto è migliorabile, ci mancherebbe altro, ma stiamo attenti a dare giudizi dopo tre gare: sto nel calcio da una vita, usciremo alla distanza e, storicamente, le mie squadre vanno forte specialmente nel girone di ritorno. Mi faccio scivolare le cose addosso, assumendomi le responsabilità con consapevolezza e ambizione. Le somme si tirano alla fine, è presuntuoso giudicare la rosa dopo 270 minuti".

Novità per il rientro di Capezzi? "Non credo si tratti di un qualcosa di così grave da richiedere un intervento sul mercato, speriamo che si possa riprendere il prima possibile. Ho fiducia in tutti gli elementi della rosa che compongono questo reparto".

Che indicazioni può darci sulla formazione? "Gondo è stato convocato, ha caratteristiche interessanti e sono molto contento sia tornato. Dispiace per l'infortunio di Ruggeri, ragazzo che stava sorprendendo anche gli addetti ai lavori. Ora è tempo di Ranieri, è in forte dubbio Jaroszynski perché non sta benissimo e non è detto sarà con noi. Il calcio dà a tutti la possibilità di dimostrare il proprio valore, il campo sarà giudice insindacabile come sempre".

Qual è il problema principale di questa squadra? "I panni sporchi si lavano in famiglia. Io non mi nascondo mai. Siamo tornati da Torino umiliati, la Roma era oggettivamente troppo superiore, a Bologna abbiamo giocato benissimo. Ci sono state profonde analisi con i ragazzi, le tengo per me perché ho rispetto della sacralità del gruppo e dello spogliatoio".

Sente la fiducia della dirigenza? "Ci ha fatto piacere ricevere la visita dell'amministratore unico. Sono maggiorenne e vaccinato, so che ci sono delle difficoltà ma sono convinto che ci salveremo. Nessuno vince o perde un campionato dopo tre giornate. Sono certo che miglioreremo classifica e rendimento. Ho una fiducia illimitata nei ragazzi che alleno".

Cosa si sente di dire ai tifosi? "Non per presunzione, ma avverto grande fiducia. La riscontro per strada, ovunque vado, e dico a tutti che la Salernitana si salva".

E' vero che Viola è stato "bocciato" da Castori? "Perché mi chiedete di Viola e non di altri? Io non ho mai fatto nomi. Ho letto anche io ogni giorno questo accostamento, ma abbiamo tracciato una linea ed ho espresso un mio parere senza nascondere stima, rispetto e simpatia. Se scegli una strada è necessario seguirla".

Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, in vista di Salernitana-Atalanta:

Il ciclo di partite? "Sono tutte partite difficili, partiamo dalla Salernitana: è la terza in otto giorni, sarà un bel test per capire cosa possiamo fare in campionato. Incontriamo un ambiente che ha grande entusiasmo, sarà una gara delicata, abbiamo tutto da perdere. Ma dobbiamo pensare a giocare e a fare possibilmente bene".

Come sta la squadra? Ci sarà turnover? "Ho sempre cercato di utilizzare i cambi, un po' di rotazioni ci sono sempre. La gara col Villarreal è stata molto impegnativa. La Champions ti dà molto dal punto di vista dell'esperienza, ma ti leva molte energie. Stanno tutti particolarmente bene, c'è solo la squalifica di De Roon. Hateboer è fermo ormai da dieci mesi. Muriel sta migliorando, avremo le idee più chiare la prossima settimana. Nelle prossime settimane cercheremo di capire come sta".

Koopmeiners? "Può essere la sua occasione, è un giocatore di valore, ma si vede che ha altre abitudini, col Villarreal girava un po' in mezzo al campo. Non è così scontato il suo inserimento, ma proprio perché è un giocatore di valore, bisogna prendersi anche dei rischi e accelerare un po'. Vediamo, c'è ancora tempo. Ma in un reparto con De Roon e Freuler difficile avere meglio".

Come valuta Musso? "Oggi i portieri sono chiamati a fare tante cose, compreso a giocare da dietro. Ma non possiamo nemmeno complicarci troppo le situazioni per ottenere chissà che cosa. Col Villarreal ha fatto una gara di grande valore".

Come sta Zapata? "Zapata ha dovuto accelerare il rientro, ma ha fatto bene. Gli chiediamo di giocare sempre, magari il turnover viene fatto togliendoli 20 minuti. Per gli attaccanti accade spesso in tutte le squadre. Giocare 60-70 minuti è diverso rispetto a giocare 90 minuti tutte le volte".

Si aspettava la prestazione contro il Villarreal dopo il ko con la Fiorentina? "Sia col Bologna che con la Fiorentina abbiamo raccolto un solo punto, ma abbiamo fatto molto di più degli avversari. Ma sapete qual è stato il mio pensiero. Si cerca di archiviarli e passarli sotto silenzio, ma ci sono stati episodi molto pesanti per noi che purtroppo in Italia si ripetono abbastanza spesso e sempre nella stessa direzione. Poi noi attacchiamo e giochiamo, ma le gare sono fatte da episodi. In queste ultime due partite negli episodi siamo stati sfortunati, diciamo così".

Quale squadra l'ha colpita di più? "Il Napoli è fortissimo, ha una batteria di attaccanti notevoli, ti danno possibilità anche di recuperare. Il Milan, anche se giocare a Liverpool è molto difficile, devi anche avere un po' di fortuna per restare in partita. In questo momento sono le squadre più titolate, anche la Roma sta segnando tanto. Mourinho ha dato entusiasmo a una grande piazza, ma hanno ampi margini di crescita. Anche la Juve, che è partita male, e la Lazio di Sarri. Ma anche le altre squadre come Sassuolo e Fiorentina".

Cosa si porta dietro da Villarreal? "Giochi in campo internazionale. Trovi sempre delle squadre che hanno un'intensità e una precisione di tecnica che in Italia trovi poche volte. Questa è la difficoltà delle squadre italiane in Europa. Si fa fatica a tenere, siamo meno abituati a questa precisione tecnica. Ero preoccupato all'inizio del secondo tempo, ma in queste competizioni ci sono più facce nella stessa partita. Sono belle esperienze, sono molto utili. Dovrebbero però rallentare un po' (ride, ndr). Si gioca molto di più, ci sono meno cartellini e meno VAR, c'è molto più gioco. Sono delle esperienze che ci aiutano a migliorare".

L'Arechi sarà pieno. Che ambiente si aspetta? "L'ho vissuta un anno solo, è un pubblico che dà spinta e ti mette in condizione di dare qualcosa in più. Dovremo cercare di isolarci dal contesto dello stadio e pensare al 105 per 68, lì dobbiamo venire a capo di questa partita. Le gare come quelle dell'altra sera ci devono dare motivazioni e spinta anche in campionato".

Ribery? "La carta d'identità è quella, ma gli ho visto fare cose straordinarie. Può essere un giocatore trainante sotto ogni punto di vista. Sono partiti con tre sconfitte, se hanno perso queste 3 gare qualche problema c'è. Non so se cambieranno modo di giocare, ma dobbiamo essere molto elastici".

Che ruolo potrà occupare Ribery? "Me lo aspetto o dietro una punta o dietro a due, sempre in funzione della gara. Ci prepareremo ad entrambe le situazioni".

Ilicic? "Vedo un giocatore molto positivo e con molta voglia di essere protagonista, vuole tornare a dare qualcosa di importante per tutto l'ambiente e tutta la squadra. Sta lavorando bene, dobbiamo recuperarlo sotto l'aspetto atletico e fisico, ha qualche chilo da togliere, questo gli impedisce di avere grande continuità. Ma lui sta dentro a tutte le partite, Non è ancora pronto per giocare 90', lo sarà andando avanti nella stagione. È ancora capace di fare cose fondamentali per noi. Giochiamo ogni tre giorni, ma per come siamo strutturati è dentro tutte le partite. La disponibilità del giocatore è totale".

Il rebus di inizio stagione è Miranchuk. "Per me non è un rebus, dipende anche quali sono le aspettative. Non è un giocatore trainante, ma lo potrà essere. Può dare il suo contributo, ma lavoriamo in quella direzione, quella di farlo crescere".

L'Atalanta ha una mentalità europea. "Tutte le squadre hanno la mentalità, l'Atalanta ha incontrato squadre più forti. Siamo contenti del nostro percorso, giochiamo in campi difficili, in Spagna ci hanno apprezzato molto, sono stati particolarmente sportivi nei nostri confronti, non sempre succede. Abbiamo giocato contro una squadra che un paio di mesi ha vinto l'Europa League, per noi è un grande successo, visto che non possiamo vincere la Champions. Viviamo di queste "misere" soddisfazioni. L'Europa ci ha aiutato in campionato, ci ha aiutato a crescere. Giochi un calcio un po' diverso".

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