Presentato a Milano il nuovo logo della Serie C: da Marotta a Spalletti, tutti gli interventi

Nella giornata di oggi, la Serie C ha presentato il nuovo logo alla Triennale di Milano durante l’evento “La notte della C”. Tanti gli interventi dal calcio, a cominciare dal presidente Matteo Marani: "È stata un'annata straordinaria, tutti coloro che ho chiamato hanno risposto presente, perché sanno che è un categoria speciale, il raccordo tra Dilettanti e professionismo: siamo al centro in tutti i sensi. Nei due anni di governance abbiamo dimostrato che siamo imprescindibili, perché la Serie C è seria, è un patrimonio culturale e un valore sociale ed educativo. E io mi sono innamorato di questa categoria. Ringrazio tutti per la fiducia che mi avete dato, avete creduto in questa possibilità e costruito un grande percorso".
Spazio poi al presidente vicario della Lega Pro Gianfranco Zola: "Io non ho fatto un settore giovanile preciso, l'ho fatto in una squadra dilettantistica del mio paese, e per arrivare in A ho dovuto fare un percorso alternativo, partendo dalla Serie C. Ho accettato di buon grado la chiamata di Marani perché è un modo per dare una mano al sistema, per farlo crescere, perché è una categoria che aiuta i nostri giovani a crescere".
Le parole di Gabriele Gravina, presidente della FIGC: "La C è un ponte importante e fondamentale per mettere insieme non solo culture e comunità, ma anche per creare un osservatorio attento ai bisogni del calcio italiano. È una fabbrica di idee, un vero e proprio laboratorio. I playoff allargati, a esempio, sono una formula bellissima. La Lega Pro, e lo dimostra, prepara il futuro, che significa superare il blocco del presente ed è diverso dal prepararsi per il futuro. La C è sempre molto attenta, ed è indirizzata alla valorizzazione continua ai vivai, condivido questa idea di progettualità. Questo è il futuro che deve diventare vocazione nel mondo del calcio, senza più l'obbligatorietà".
Spazio anche a importanti dirigenti di Serie A, tra cui Beppe Marotta: "Nel 1979-80 ho vinto il primo campionato di C con Fascetti, e posso garantire che la C è un'ottima palestra anche per i dirigenti. L'Inter U23? Quando ero alla Juve si fu apripista, come Inter è ora un problema, per le strutture, non abbiamo un centro sportivo adeguato che possa consentire a una Squadra B di allenarsi come si dovrebbe. Il motivo per cui non ci iscriviamo è appunto legato alle strutture".
Non poteva mancare la voce di ex arbitri illustri, come Pierluigi Collina: “Io ho arbitrato una finale di coppa del mondo dopo 42 giorni che mancavo da casa, questo è doloroso ma la mia famiglia mi ha consentito di fare quello che ho fatto ed essere quello che sono. La C è un ricordo ma anche un presente, l’ho riscoperta da qualche anno a questa parte e per questioni famigliari sono uno dei più grandi conoscitori della categoria. Devo essere sincero, quando giri il mondo è difficile seguire una realtà come la C, ma da quattro anni a questa parte l’ho riscoperta ed è molto godibile. I numeri sono evidenti, tutto questo è creare futuro ed è molto importante”.
Infine, in collegamento video da Coverciano, il ct azzurro Luciano Spalletti: "Qua non c'entro nulla, il mio mondo è quello della C, dove ho passato tutta la mia vita e dove ho trovato fortuna incontrando allenatore come Ventura e Guidolin. In C ci sono quei passaggi fondamentali per fare nuove conoscenze ed esperienze che consentono poi di ambire alla realizzazione dei sogni che tutti abbiamo. Sono felice di aver vissuto quel mondo lì. E ora penso a restituire a tutti gli sportivi l'amore che ci stanno facendo sentire".
