Rivoluzione Torino, Cairo spiega la scelta di Petrachi: "Cambiamento opportuno"
"Sono stati anni intensi vissuti con grande responsabilità e impegno. Aver rappresentato una società così importante mi ha gratificato e onorato". La lunga giornata di casa Torino è iniziata con i ringraziamenti di Davide Vagnati al mondo granata, dopo l'addio delle scorse ore del direttore sportivo degli ultimi anni. Una scelta precisa di Urbano Cairo, che per la sua sostituzione ha scelto di richiamare un ex come Gianluca Petrachi.
Lo stesso Cairo, al fianco del suo nuovo uomo mercato, ha poi scelto di incontrare i giornalisti per spiegare i motivi della scelta: "Abbiamo fatto un percorso insieme lungo con Vagnati, ho ritenuto opportuno fare questo cambiamento. Entrare nelle motivazioni è relativo: rimarrà un rapporto personale buono con Davide, ma ho fatto questa scelta. Su vent'anni, ho fatto tre quarti di presidenza con Petrachi e Vagnati. Ho scelto così", le parole del numero uno granata.
Quindi spazio proprio a Petrachi, che si è presentato per la seconda volta come ds del Torino: "Da fuori, ho notato una cosa e cercherò di lavorarci: è come se ci fosse uno scollamento. Il senso di appartenenza è la priorità. Da calciatore non ho capito cosa fosse il Toro, da dirigente è stato un altro mondo. Ho capito la mission, qui si entra in un club diverso. E il senso di appartenenza per tutti i giocatori deve essere rimarcato e bisogna anche farlo capire loro. Cercherò di comprendere il senso di appartenenza, ho cercato sempre di creare un senso di famiglia: voglio risentire quel calore, voglio ricreare quella sinergia. E, se possibile, alimentandola con la gente. E' il mio sogno".











