Ricardo Kaká, il bravo ragazzo che vinse anche il Pallone d'Oro. Il Milan se l'è goduto

La storia di Ricardo Kaka è di quelle particolari perché si tratta di un calciatore e di un uomo diverso, uno di quelli devoti a Dio, mai fuori dalle righe e dagli schemi, uno che non ha mai avuto un comportamento sbagliato in 18 anni di carriera. Il brasiliano cresce nel San Paolo, poi nel 2003, dopo aver vinto il Torneo Rio-San Paolo e il Supercampeonato Paulista, passa al Milan per 8 milioni di euro e lì inizia una nuova favola. In 6 anni e 270 presenze vincerà uno scudetto, una Supercoppa Italiana, 2 Supercoppa UEFA, una Champions League e un Mondiale per club, condendoli con 95 gol.

Per raccontare che cosa ha rappresentato Kaka però servirebbe un libro intero. Sicuramente è doveroso menzionare il Pallone d'Oro vinto dopo la Champions con il Milan nel 2007, quando segnò un gol leggendario umiliando con un sombrero e un dribbling di testa Evra e Heinze del Manchester United, che finirono per scontrarsi. Nel 2009 poi, dopo aver rifiutato a gennaio un'offerta del Manchester City, pronto a mettere sul piatto 100-120 milioni di euro, approda al Real Madrid per 67,2 milioni. Resta lì fino al 2013 e arricchisce il suo palmares con una Liga, una Coppa di Spagna e una Supercoppa di Spagna, ma viene oscurato parzialmente dal fuoriclasse Cristiano Ronaldo.

Da lì in poi non sarà più lo stesso, pur rimanendo un signor calciatore. Un'ultimo ballo nel 2013-2014 con il Milan e poi le parentesi al San Paolo e all'Orlando City a concludere una carriera comunque memorabile, nella quale si è tolto la soddisfazione di vincere anche due Confederations Cup e soprattutto un Mondiale, seppur da riserva. Oggi Ricardo Kaka compie 42 anni.