La famiglia Berlusconi lascia. La Repubblica: "Il Monza diventa americano"

Il Monza diventa Americano, si legge questa mattina tra le pagine de la Repubblica in merito al futuro della società lombarda. A poco più di due anni dalla scomparsa del capostipite Silvio, la fine dell’era Fininvest nel calcio potrebbe formalmente avvenire nelle prossime ore, se andrà in porto la trattativa per il passaggio del controllo del Monza dalla holding della famiglia Berlusconi al fondo statunitense Beckett Layne Ventures. L’operazione, condotta in prima persona dall’ad di Fininvest Pellegrino, sembra vicina alla conclusione. È possibile che Galliani mantenga un incarico nel nuovo Monza, ma non necessariamente si tratterà di una poltrona da dirigente sul campo: il ds in pectore è l’ex romanista Nicolas Burdisso.
Di sicuro questa trattativa americana in Brianza — non è la prima — è più che avviata. La sta pilotando l’avvocato romano Mauro Baldissoni, già dirigente della Roma e artefice del passaggio del club dalla famiglia Sensi al gruppo Pallotta. Ora sta portando il Monza al fondo Beckett Layne Ventures di Larchmont, New York, gestito dal manager pubblicitario, digitale e sportivo Brandon Berger: nel curriculum figurano il settore marketing del Chelsea e Epic Games, l’azienda di videogiochi nota per Fortnite. Le cifre dell’operazione non sono note, ma si potrebbe trattare dell’acquisizione del 75% delle quote del Monza per un valore iniziale di 35 milioni e probabilmente con la formula del vendor loan sul restante 25%, il prestito del venditore al compratore. Il Monza nell’ultimo bilancio aveva un deficit di 48 milioni, il che fa lievitare la portata dell’operazione a 83 milioni. Il club riceverà comunque 25 milioni di paracadute per la retrocessione.
