Cremonese, il ds Giacchetta sul mercato: "In A per restarci, dobbiamo superare i nostri limiti"

Ventiré acquisti complessivi e diciotto cessioni: si è concluso con più di quaranta operazioni il calciomercato estivo della Cremonese, che una volta arrivata in Serie A ha dovuto compiere una vera e propria rivoluzione. Nel primo pomeriggio il ds grigiorosso Simone Giacchetta ha commentato il mercato in conferenza stampa: "Ci siamo tuffati con intensità e coraggio in questa sessione. Guardare al mercato internazionale è necessario, all'estero abbiamo trovato consensi e gente che ha apprezzato il nostro progetto. Braida? Per me è stato un riferimento, è una persona di grande cultura ed è facile condividere con lui certe idee".

L'ex AlbinoLeffe prosegue: "Abbiamo cercato di condividere e assecondare le richieste di calco dell’allenatore, abbiamo una squadra fisica e di corsa, la nostra idea è quella di essere aggressivi. Durante il mercato abbiamo giocato quattro gare senza a vere la rosa al completo e non è stato semplice, abbiamo rincorso il campionato. Mettere insieme così tanti ragazzi non è semplice, ma l'idea di calcio è stata assorbita. La Cremo se l'è giocata bene con tutti ed è uscita con tanti complimenti e pochi punti. La Serie A è spietata, adesso abbiamo più informazioni per crescere e dobbiamo essere competitivi anche contro club che hanno un appeal maggiore".

Presto si vedranno in campo anche gli ultimi arrivati Hendry e Meité: "Sono a disposizione. Meité ha bisogno di tempo, mentre Hendry è più avanti. Quello di Carnesecchi è un rientro condiviso con piacere, deve recuperare senza fretta e pressioni. Afena-Gyan? È già adesso un patrimonio della Cremonese, si tratta di un 2003 che è nel giro della nazionale e giocherà il mondiale, giovani come lui in Italia ci sono solo Scalvini e Miretti. Come nel suo caso abbiamo fatto tante operazioni a titolo definitivo perché la Cremonese in questa categoria ci vuole rimanere e abbiamo giocatori che possono essere risorse per il futuro".

Sulla conferma di alcuni protagonisti della promozione Giacchetta spiega: "Sono stati i primi nomi che avevamo in testa, ma alla fine i rispettivi club hanno preferito tenerli (Okoli, Gaetano e Fagioli, ndr). Dove abbiamo potuto, abbiamo agito. Rimpianto di mercato? Ce ne sono sempre, ma non uno in particolare. Presto ci saranno i mondiali e in quel periodo faremo il mercato invernale, che sarà la prosecuzione di quello appena concluso".

La lotta salvezza vede diverse squadre in pochissimi punti: "Qualcosa si muove, ma il campionato è difficile. Il Monza non è da catalogare come neopromossa, ci siamo noi e il Lecce. La Salernitana ha fatto scelte importanti e sarà ai vertici del campionato, mentre noi siamo all'anno zero. Abbiamo entusiasmo, la Serie A è un'opportunità e va colta al volo. Nelle prime partite ci è mancato un pizzico di fortuna. Atalanta e Lazio? Ogni gara va vista come un'opportunità, anche per gli altri è dura sconfiggere una neopromossa. Servirà la giusta maturità. Abbiamo puntato su un'idea di calcio che non tutti praticano, con un tecnico emergente e grande lavoratore. Dobbiamo superare tutti i nostri limiti".