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Rambaudi: "Dea un esempio. Lazio, deluso da Sarri ma servono un play e un centrale"

ESCLUSIVA TMW - Rambaudi: "Dea un esempio. Lazio, deluso da Sarri ma servono un play e un centrale" TUTTO mercato WEB
lunedì 17 gennaio 2022, 14:23Serie A
di Lorenzo Marucci

Roberto Rambaudi elogia l'Atalanta anche per la partita di ieri. "Credo sia un esempio - dice l'ex atalantino a Tuttomercaroweb.com - ma non da ora. Da parecchio tempo. Quella di ieri è la dimostrazione. Mi è piaciuta, mi ha entusiasmato l'ho vista molto attenta. Mancavano tanti calciatori ma nessuno si è lamentati e non si è notata l'assenza. Certo, con qualche giocatore in più poteva magari vincere ma va sottolineata la grande prova. La squadra ha cambiato modulo, è in una gran condizione fisica, i calciatori sono rimasti sempre corti, attenti alle distanze giuste. E anche contro una squadra forte come l'Inter ha costretto gli avversari a fare il gioco dell'Atalanta. I nerazzurri hanno dovuto giocare uno contro uno. Mi è piaciuta comunque anche l'Inter".

Per il quarto posto per i bergamaschi sarà una lotta anche con la Juve?
"La lotta è aperta, la Juve pian piano e nonostante le critiche è lì, aspetta il momento opportuno per colpire e far male. I giocatori stanno crescendo e quindi se qualcuno molla la Juve c'è. Però vedo superiori le prime quattro".

Che idea si è fatto sul caso Dybala?
"Credo possa essere uno stimolo in più, è un giocatore che può fare la differenza e la fa. Allegri cerca di metterlo in condizione per farlo rendere al meglio e queste cose le lascia alla società. Ma non credo possa creare condizionamenti alla squadra".

Sulla Lazio che idea si è fatto?
"Per me è molto indietro, non mi sta piacendo: mi aspettavo di più. E' carente dietro, 39 gol subìti è un dato non bello. Ed è una mancanza che c'era da quest'estate: tra l'altro questi gol sono stati presi non tanto perchè legati a nozioni nuove dell'allenatore ma per carenze in determinate zone".

Che obiettivi può darsi?
"Quel che posso dire è che ora non mi piace: ci sono troppi alti e bassi, più bassi che alti. La Lazio ha il dovere di lottare per il quarto posto anche se è dura: ha le qualità per fare un gran girone di ritorno. Dietro numericamente qualcosa serve, soprattutto per i centrali. E per fare il salto occorre un play forte, per valorizzare il gioco di Sarri e per tirare fuori il meglio da tutti gli altri".

Sarri ha detto tra l'altro che servirà programmare due-tre sessioni per costruire una squadra molto importante...
"Io ero un sarriano convinto, sfegatato, l'ho sempre difeso a Napoli anche quando era criticato. Ma alla Lazio mi ha deluso. Certi giocatori non sono ritenuti funzionali? Ci si doveva pensare prima o aspettare il lavoro che dovrà venir fuori. Per la qualità della squadra, la Lazio è indietro. C'è stata a livello mentale l'idea di giocare un calcio diverso ma i giocatori sono comunque gli stessi che in questi anni si sono tolti buone soddisfazioni e poi sono arrivati in estate elementi del calibro di Pedro, Basic, Anderson che è tornato. In qualche ruolo non ha giocatori funzionali però c'è voluto troppo tempo per capirlo".

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