Evelina Christillin: "Sorteggio Mondiale molto politico. E ci saranno partite che finiranno 10-0"
"È stato un grande show, non hanno badato a spese dal punto di vista organizzativo e logistico. In effetti si è tramutata in una manifestazione politica, anche se la Fifa da sempre sostiene di non essere un ente politico. Invece una presa politica bella decisa c'è stata, soprattutto con il pistolotto autocelebrativo del governo Trump. Sul sorteggio fa effetto trovare l'Italia in quarta fascia con Curaçao, Haiti, Capo Verde e Giordania, sempre che ci si qualifichi. Vedere la 12esima del ranking potenzialmente nella stessa fascia della Nuova Caledonia 180esima fa impressione. Comunque, l'urna è stata benevola, adesso cerchiamo di qualificarci". Così Evelina Christillin, ex membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio della Fifa, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul sorteggio mondiale di Washington di venerdì scorso.
Maxi mondiale, quantità a discapito della qualità? "Ci saranno delle partite che probabilmente finiranno 10-0, come si è già visto in alcuni gironi di qualificazione. Allargare ha anche una positività, far partecipare più squadre, più spettatori, più tifosi. Obiettivamente la qualità sarà un po' più scadente, a vantaggio di più spettacolo e partecipazione. Ricordiamo che la Fifa ha 211 federazioni affiliate, più degli stati delle Nazioni Unite. Vediamo cosa succederà".
In futuro il Mondiale sarà ancora più formato extralarge? "Si era addirittura parlato di Mondiale a 64 squadre. Credo che in questo momento bisogna tenere i piedi per terra. In passato, da rappresentante Uefa, si è sempre tenuto il freno a mano tiratissimo sull'aumento esagerato di squadre".











