L'Udinese spera di rinascere e di fermare il Napoli pronto alla festa Scudetto

È durato poco l’entusiasmo per la netta vittoria sulla Cremonese. L’Udinese, infatti, contro il Lecce ha proposto un’altra gara decisamente opaca, che ha dato più seguito alla sfida dell’Olimpico con la Roma e alla ripresa interna con il Monza. Non esattamente il modo migliore per coltivare le ambizioni decimo posto, traguardo che ha fissato la società come obiettivo stagionale. Per certi versi la stagione ricorda quella 2014/2015, con in panchina Andrea Stramaccioni. Una conferma che sembrava quasi scontata saltò per una chiusura di stagione decisamente brutta con cinque sconfitte una vittoria nelle ultime sei. La speranza per Andrea Sottil è che le cose per lui vadano diversamente, ma servirà cambiare marcia.

Il calendario è tutt’altro che semplice. Quest’oggi infatti arriva in quel di Udine il Napoli del grande ex Luciano Spalletti e i partenopei hanno tutta l’intenzione di festeggiare lo Scudetto aritmetico in Friuli. Servirà quindi una grande prestazione, ai livelli d quanto visto con Inter e Roma nel girone d’andata, che però, guardando questa udinese, sembra una vita fa. Le assenze chiaramente hanno avuto il loro peso, ma in alcune partite dell’ultimo periodo è proprio l’atteggiamento che è parso troppo morbido per andare a prendersi vittorie importanti in Serie A.

Di solito queste partite si preparano da sole e mister Sottil in conferenza stampa ha sottolineato che l’Udinese le capacità per poter mettere in difficoltà le grandi le ha. Di dubbi di formazione ce ne sono pochi. In bilico il solo Beto, che è tornato ad allenarsi comunque in gruppo dopo il colpo della strega che lo ha colpito pre Lecce. Tanto passerà dalla qualità di Pereyra, che giocherà trequartista come già fatto in epoca Gotti, e anche la qualità di Lovric e Samardzic sarà fondamentale per sperare di impensierire la difesa del Napoli capolista. Con un occhio a una retroguardia che ha alternato grandissime prestazioni a scivoloni abbastanza evitabili.