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Fallimento europeo: la Juventus è fuori dalla Champions! Non basta il 3-2 al 120', passa il Porto

Fallimento europeo: la Juventus è fuori dalla Champions! Non basta il 3-2 al 120', passa il PortoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 9 marzo 2021, 23:40Serie A
di Marco Conterio
Juventus-Porto 3-2 al 120'

La Juventus esce ancora dalla Champions League. Come con l'Ajax, come col Lione. Da favorita. Stavolta non basta vincere 3-2 ai supplementari col Porto. L'Inter che fugge in Italia, l'Europa che sfugge ancora, nonostante Ronaldo, nonostante il nuovo ciclo di Pirlo. Finita. Dopo una gara dove la storia degli inizi dell'ultima Juventus è sempre la stessa. Partenze false, zoppe, sbagliate. Stavolta c'è di mezzo pure una decisione dubbia dell'arbitro Kuipers ma l'errore principale è di Demiral: Taremi pensa più al contatto che al possesso ma il turco è irruento, impaziente e prende la gamba dell'iraniano. Sergio Oliveira va sul dischetto e trafigge Szczesny. Questo è l'inizio che è stato, quel che non è stato è invece il colpo di testa di Morata: secondo minuto, Arthur apre col compasso, Cuadrado cross ma lo spagnolo colpisce tra le braccia di Marchesin. What if. Fosse entrata sarebbe stata tutta un'altra storia e così Pirlo l'aveva preparata: inizio veemente, un gol subito. Invece il rigore, invece il Porto, invece quarantacinque minuti dove la Juventus è stata spettatrice. Dove ha iniziato fortissimo e poi basta.

Porto all'italiana Conceicao l'ha preparata bene. Benissimo. Reparti strettissimi, difesa a sei, transizioni verticali e squadra sulle spalle di Sergio Oliveira e Marega. La Juventus trova pochi spazi, perché vuol giocare spagnola, e solo quando decide di ragionare un'azione fino in fondo, di costruirla, segna. Bonucci lancia col cucchiaio per Cristiano Ronaldo che parte sulla linea. Tocco per Chiesa che arriva a rimorchio, il destro al giro sul secondo palo è di delpieriana memoria. Pareggio Juve.

Chiesa al centro del villaggio Eccolo, il trascinatore. Quello degli ultimi tempi che non perde l'abbrivio ma resta sullo stesso binario. La Juventus ha trovato un potenziale campione perché la crescita è verticale, non solo nelle giocate ma pure nella personalità. Si carica la Vecchia Signora sulle spalle e dopo il primo, fa anche il secondo. I cross di Cuadrado sono un biglietto per il Paradiso e lui, a differenza di quanto fatto da Morata in apertura, non sbaglia. Colpo di testa e rete. Il Porto, che già era in dieci per la follia di Taremi, che ha calciato via un pallone a gioco fermo già ammonito, subisce un altro colpo durissimo.

Supplementari Però non basta. Al 93' Cuadrado fa qualcosa di simile a quello che fece contro l'Atletico Madrid. Mettersi in proprio e dipingere un capolavoro. Solo che il sinistro sbatte sulla cornice e la gara va ai supplementari. I cambi han già preso il via nella ripresa, eppure Arthur e Cuadrado, che non erano al meglio, sono ancora in campo. Prima di riprendere la gara, Pirlo parla con Ronaldo, poi Bonucci, uscito perché stremato e Chiellini, che era già in panchina, tengono a rapporto i bianconeri prima che Kuipers faccia riprendere la gara.

Clamoroso allo Stadium Le squadre sono stanche, i cambi servono a dar fiato e pure Chiesa, che è stato straordinario, alza bandiera bianca dopo le due bianconere. Dentro Bernardeschi, nel valzer degli ingressi e delle uscite. Chi sembra non esser mai entrato in campo, eccezion fatta per una sponda per il gol del pari per Chiesa, è Cristiano Ronaldo. Che su una punizione dai quaranta metri di Sergio Oliveira, in barriera, decide inspiegabilmente di voltarsi verso Szczesny. S'apre come le acque, Szczesny vede tardi il pallone e al 115' sembra finita. 2-2. Un minuto dopo, Rabiot fa il 3-2, di testa. Quattro minuti per l'impresa. Non accade. E la Juventus dice ancora addio ai sogni d'Europa, come con l'Ajax, come col Lione.

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